Dl agricoltura. Dubbi di Mattarella. Interlocuzioni in corso tra Governo e Quirinale

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AgenPress –  Sono in corso, a livello di uffici legislativi, interlocuzioni fra governo e Quirinale sul decreto legge sull’agricoltura approvato lunedì dal Consiglio dei ministri. Lo confermano fonti dell’esecutivo e del Quirinale dove si spiega che il testo definitivo non è ancora arrivato all’esame del presidente. Come anticipato dal Foglio, gli uffici legislativi del Colle avrebbero rilevato tre incongruenze nel testo.

I punti ritenuti maggiormente critici sono tre. La prima incongruenza riguarda l’accorpamento (articolo 9) della società Sistema informativo nazionale per lo sviluppo dell’agricoltura (Sin) nell’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea). Accorpamento giustificato con la “razionalizzazione e il contenimento della spesa pubblica”. Secondo il Quirinale, però, non ci sarebbero i requisiti per la decretazione d’urgenza.

Anche sul punto che riguarda il divieto di installare pannelli fotovoltaici sui terreni agricoli il Colle ha avanzato le proprie perplessità.

La norma, infatti, mette a rischio almeno 45 miliardi di euro di investimenti, oltre a scontrarsi con l’obiettivo di abbassare le tasse per gli italiani e raggiungere una maggiore indipendenza energetica.

L’ultimo punto, considerato critico, è quello che riguarda lo spostamento dei carabinieri forestali sotto il controllo del ministero dell’Agricoltura. Attualmente i forestali dipendono in tutto e per tutto dal ministero della Difesa, ma l’articolo 10 del decreto stabilisce che il “Comando unità forestali, ambientali e agroalimentari dipende funzionalmente dal ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste”. Così facendo Lollobrigida realizza il sogno di cacciatori (e bracconieri), le cui irregolarità, durante l’attività venatoria, vengono denunciate proprio dai carabinieri forestali.

A quanto si apprende, il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida ieri nel tardo pomeriggio è stato a Palazzo Chigi. E gli uffici legislativi della Presidenza del Consiglio in questa fase starebbero seguendo le interlocuzioni con il Quirinale. All’esame anche, si è appreso, i presupposti di urgenza del provvedimento.

 

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