Ucraina. Kiev smentisce Putin. L’Oblast di Kursk non è stato riconquistato dai russi. Mosca conferma ruolo soldati nordcoreani

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AgenPress – Vladimir Putin ha affermato che l’invasione ucraina della regione di Kursk è “completamente fallita” con la liberazione di tutto il territorio.

“Il capo di stato maggiore delle forze armate russe Valery Gerasimov ha riferito al comandante in capo supremo Vladimir Putin sul completamento dell’operazione per liberare l’oblast’ di Kursk “, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

“La sconfitta completa del nemico nella regione di confine di Kursk crea le condizioni per ulteriori azioni di successo delle nostre truppe in altre importanti aree del fronte e avvicina la sconfitta del regime neonazista”,  ha dichiarato il presidente russo, Vladimir Putin.

L’Ucraina ha negato tale accusa, affermando che le dichiarazioni della Russia “non corrispondono alla realtà”.

“L’operazione difensiva delle forze dell’Ucraina in alcune aree della regione di Kursk continua. La situazione operativa è difficile, ma le nostre unità continuano a mantenere determinate posizioni e a svolgere i compiti assegnati, infliggendo al contempo danni al nemico con tutti i tipi di armi e con tattiche di difesa attiva”, afferma lo Stato maggiore ucraino, aggiungendo che il 26 aprile le forze di Kiev hanno respinto cinque attacchi terrestri russi nella zona e che un altro scontro è attualmente in corso.

“La situazione è difficile, ma le nostre unità continuano a mantenere determinate posizioni e a svolgere i compiti assegnati”, si legge nella dichiarazione, sottolineando che non vi è alcuna minaccia di accerchiamento.

Per la prima volta, Gerasimov ha anche riconosciuto la partecipazione delle truppe nordcoreane alla campagna, elogiandone “la forza d’animo e l’eroismo”. Kiev e Seul avevano già dichiarato che la Corea del Nord aveva inviato circa 11.000 soldati nell’Oblast di Kursk, sebbene Mosca non lo avesse ancora confermato apertamente.

L’Ucraina ha lanciato un’incursione transfrontaliera nell’Oblast’ di Kursk nell’agosto del 2024, segnando la prima invasione su larga scala del territorio russo da parte di forze straniere dalla Seconda Guerra Mondiale. L’operazione mirava a sventare un’offensiva russa pianificata contro la vicina Oblast’ di Sumy e a distogliere le forze russe dalla regione del Donbass in difficoltà.

All’inizio di marzo la Russia ha lanciato un’offensiva per riconquistare la regione, costringendo l’Ucraina a ritirarsi da gran parte del territorio inizialmente conquistato, tra cui la città di Sudzha.

Al 25 aprile, il servizio di monitoraggio del campo di battaglia ucraino DeepState ha mostrato che le forze ucraine mantenevano posizioni limitate nell’oblast’ di Kursk, vicino al confine, in particolare nei villaggi di Oleshnya e Gomal.

 

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