AgenPress. “L’analisi dei fondi europei elargiti, in particolare dal Centro di Ricerca Europeo ma non solo, in questi anni ad università e associazioni lascia sempre più perplessi.
Facendo una ricerca tra i finanziamenti vediamo 2.5 milioni per il progetto, iniziato nel 2024 e che finirà nel 2029, per “mappare l’evoluzione della sharia, dalla legge rivelata al sistema giuridico” coordinato dal Centro Nazionale francese di Ricerca Scientifica.
Abbiamo anche 2 milioni di euro per un progetto, iniziato nel 2021 e che finirà nel 2026, dal titolo “Aperture all’inclusione delle minoranze musulmane nelle democrazie di oggi” che mira a comprendere perché l’estrema destra, facendosi portavoce di un programma particolarmente contrario a musulmani e islamismo, sta avanzando.
Lo studio è coordinato dall’università norvegese di Bergen. 2.3 milioni di euro per l’importantissimo studio dell’università di Monaco di Baviera Ludwig-Maximilians “Animali nella filosofia del mondo islamico” che analizza valori e natura degli animali nel mondo islamico chiedendosi se provino o no emozioni. 2.3 milioni di euro sono serviti per il progetto, portato avanti tra il 2018 e il 2019, dal nome ISLAM-OPHOB-ISM coordinato dall’università turca Bilgi di Istanbul in cui tra gli obiettivi c’è comprendere come e perché alcuni cittadini europei generano un discorso populista e islamofobo per esprimere il loro malcontento nei confronti dell’attuale stato sociale, economico e politico. 2.5 milioni all’università di Utrecht per il progetto che finirà nel 2026 “Oltre la sharia: il ruolo del sufismo nella formazione dell’Islam”. 2.5 milioni all’università tedesca di Erfurt che fino al 2029 si concentrerà su “Uno sguardo più attento all’eredità coloniale della Sharia”. 2.7 milioni di euro all’università di Oxford per un’analisi sulla “gioventù musulmana in Europa e Regno Unito”.
Quasi 200 mila euro per il progetto TransIslam sulla comprensione della storia passata per affrontare l’islamofobia del presente che finirà nel 2027 e ha come capogruppo l’Università Sapienza di Roma. 270 mila invece per il progetto “Islam bianco: una nuova religione per gli europei” gestito dall’università di Amsterdam. Milioni che si aggiungono ai quasi 10 usati per finanziare, in una partnership di più università, “Il Corano europeo” progetto di studio del testo sacro islamico che ha come obiettivo “scoprire come il Corano abbia influenzato la cultura e la religione in Europa tra il 1150 e il 1850.
Mi chiedo come sia possibile che Il Consiglio europeo della ricerca, organismo creato dalla Commissione europea e finanziato dal bilancio dell’Unione Europea, e in generale le istituzioni europee utilizzino in maniera così disinvolta i fondi pubblici per progetti discutibili.
Inoltre trovo sconcertante questa attenzione anzi oserei dire ossessione per il mondo musulmano in un crescendo di attività e studi dal sapore islamista. Milioni di euro che vengono indirizzati verso attività che promuovono l’Islam, il Corano e persino la Sharia in chiave positiva non arricchiscono l’Europa ma anzi aiutano a calpestare la nostra cultura e i nostri valori. Possibile che non si possano indirizzare su questioni ben più prioritarie, anche dal punto di vista scientifico, i fondi di ricerca?
Farò immediatamente un’interrogazione per comprendere meglio perché vengono spesi così tanti soldi in una direzione che purtroppo alimenta un’islamizzazione rischiosa del nostro continente.”
Così in una nota Silvia Sardone, eurodeputata della Lega.