Nazione Sicura by Remind. Angelo Spena: “Il diritto all’acqua e all’energia non può essere subordinato alle logiche del mercato”

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AgenPress. Giovedì 8 maggio 2025 si è svolta presso a Roma l’iniziativa “Nazione Sicura” by Remind – Associazione delle Buone Pratiche dei Settori Produttivi della Nazione.

Una giornata di dialogo e riflessione che ha visto la partecipazione congiunta di rappresentanti del Governo, del Parlamento, delle Istituzioni, del mondo imprenditoriale e professionale. Al centro del dibattito, il tema della sicurezza come pilastro della libertà, della crescita economica, sociale e culturale nonché come valore strategico da salvaguardare in tutte le sue forme. Un approccio trasversale e integrato che ha tracciato nuove prospettive per affrontare le sfide del presente e del futuro, con l’obiettivo comune di rafforzare la coesione del Sistema Italia attraverso una sinergia operativa tra pubblico e privato.

Tra gli illustri relatori anche Angelo Spena, Presidente Gestione Mercati Energetici – GME che ha così dichiarato: “Il black-out in Spagna ha svelato il ruolo strategico della risorsa idroelettrica per rapidità di soccorso alla rete in termini sia di potenza che di frequenza. Mettendo in discussione la separazione UE (Unbundling) tra generazione di energia elettrica e fornitura di servizi di regolazione, flessibilità e bilanciamento. L’acqua è bene tangibile rinnovabile a rischio di scarsità: esige condizioni di equilibrio tra prelievi e reintegri eque, trasparenti e non discriminatorie o penalizzanti né per i consumatori né per i produttori. L’acqua può essere con artefatti derivata e distribuita a filiera sostanzialmente corta; diviene fonte primaria di energia solo se si configura un dislivello geodetico da essa colmabile, in corrispondenza di particolari orografie. Di cui l’Italia è la nazione più ricca nella UE. Ciò che rende la forza motrice idraulica esportabile dall’alveo di produzione è la sua conversione in elettricità. La Direttiva Bolkestein non sarebbe dunque applicabile alla intera catena di generazione della energia idroelettrica, ma solo alla gestione delle centrali. Il diritto comunitario peraltro considera la energia elettrica un bene (merce o prodotto). Classifica solo la “gestione di una centrale elettrica” con un codice per servizi. La concessione con gara europea nel libero mercato non possono che riguardare un servizio. Le concessioni idroelettriche italiane in essere riguardano non solo un servizio (generazione e trasmissione di elettricità), ma anche la gestione di un bene (acqua). Per coniugare tutela a lungo termine delle comunità locali con profittabilità a breve per operatori sul mercato globale va ammodernato l’intero quadro regolatorio della risorsa idrica.”

Ha concluso i lavori il Cavaliere di Gran Croce e Presidente di Remind Paolo Crisafi: “Nel dibattito pubblico si è talvolta frainteso il rapporto tra sicurezza e libertà, come se fossero in contrapposizione. In realtà, in una democrazia solida, la sicurezza non è una limitazione delle libertà, ma la sua condizione necessaria. Essere sicuri significa poter vivere, lavorare, transitare, comunicare e crescere senza timori, in un contesto stabile e giusto. La sicurezza, nelle sue molteplici forme è ciò che rende possibile l’esercizio pieno delle libertà individuali e collettive. Con ‘Nazione Sicura by Remind’, vogliamo promuovere una visione moderna, concreta e costruttiva della sicurezza: come garanzia di diritti e opportunità. Solo un’Italia più sicura può essere davvero un’Italia più libera”.

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