Elon Musk nella bufera: accuse di uso di ecstasy, funghi allucinogeni e ketamina

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AgenPress. Elon Musk, il magnate della tecnologia a capo di Tesla, SpaceX e X (ex Twitter), torna al centro della polemica, questa volta per presunti comportamenti legati all’uso di sostanze psicotrope.

Secondo quanto riportato da alcune inchieste giornalistiche statunitensi, Musk avrebbe fatto uso di ecstasy, funghi allucinogeni e ketamina in diversi contesti, tra cui eventi privati e riunioni aziendali, suscitando preoccupazione tra investitori e membri dei consigli di amministrazione delle sue aziende.

Le rivelazioni sono emerse da un’indagine pubblicata dal Wall Street Journal, che ha citato fonti interne a SpaceX e Tesla, preoccupate per l’impatto che l’uso ricreativo di queste sostanze potrebbe avere sul giudizio e sulla leadership di Musk. In particolare, viene riferito che il miliardario avrebbe assunto ecstasy (MDMA) durante una festa in Italia nel 2018 e che avrebbe fatto uso di funghi psichedelici in occasione di alcuni ritiri privati con amici e collaboratori.

Inoltre, la ketamina – un anestetico con effetti dissociativi che viene talvolta utilizzato in ambito medico anche per trattamenti sperimentali contro la depressione – sarebbe stata utilizzata da Musk sia in contesti terapeutici che ricreativi. Lo stesso Musk ha in passato dichiarato pubblicamente di far uso di ketamina sotto prescrizione medica.

La notizia ha immediatamente fatto il giro del mondo, sollevando interrogativi sul comportamento del miliardario e sulla cultura aziendale all’interno delle sue imprese. Alcuni azionisti temono che l’instabilità percepita possa incidere negativamente sul valore delle azioni, mentre altri difendono Musk sottolineando la sua capacità di ottenere risultati straordinari nonostante – o forse grazie a – il suo anticonformismo.

Non sono mancati commenti dalla politica: alcuni senatori statunitensi hanno richiesto che vengano esaminati con maggiore attenzione gli eventuali rischi legati all’affidabilità e alla sicurezza delle aziende che Musk guida, soprattutto quelle con contratti governativi come SpaceX.

In un post su X, Musk ha minimizzato le accuse definendole “gonfiate dai media” e ha affermato che il suo uso di ketamina è monitorato da medici e rientra in protocolli approvati. Non ha però commentato direttamente le accuse relative all’ecstasy o ai funghi allucinogeni.

“Il mio obiettivo è spingere l’umanità verso un futuro multiplanetario. Se qualcuno pensa che una microdose di qualcosa possa impedirmi di farlo, si sbaglia di grosso”, ha scritto Musk, in un tono che mischia ironia e sfida.

L’impatto a lungo termine di queste rivelazioni resta da valutare. Gli analisti osservano che, nonostante le controversie, Musk continua a godere di uno zoccolo duro di sostenitori e investitori, affascinati dalla sua visione e dalla sua capacità di innovare.

Tuttavia, la questione riapre il dibattito sul rapporto tra genio, instabilità e responsabilità pubblica, specialmente quando si è alla guida di aziende con enorme influenza globale. Le autorità di regolamentazione potrebbero ora decidere di indagare più a fondo, soprattutto se emergessero elementi che mettano in dubbio la trasparenza o la sicurezza in ambito aziendale.

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