Il presidente della Fondazione Insigniti Omri risponde al Consiglio d’Europa con una dichiarazione all’Adnkronos, richiamando la lezione magistrale sui diritti umani tenuta dal cofondatore e componente del Consiglio di indirizzo della Fondazione, prefetto Vittorio Rizzi – vice capo della Polizia e oggi direttore del DIS – in occasione della presentazione ufficiale della Fondazione al Viminale
AgenPress. «Ritengo doveroso affermare che la Polizia, come anche le altre forze di polizia, è profondamente radicata nei valori della nostra Costituzione. Le eccezioni esistono, come in ogni organizzazione umana, ma non possono né devono oscurare l’impegno quotidiano di donne e uomini che, con spirito di servizio e sacrificio, scelgono di proteggere i cittadini, anche a rischio della propria incolumità». Lo sottolinea il presidente della Fondazione Insigniti Omri ed ex questore di Roma, prefetto Francesco Tagliente, a seguito del Rapporto del Consiglio d’Europa che solleva dubbi su ipotesi di razzismo nell’operato delle forze dell’ordine italiane.
Il presidente della Fondazione invita a «una riflessione rigorosa e onesta: è infatti necessario offrire una visione più completa e giusta di un apparato dello Stato che quotidianamente, spesso nel silenzio, lavora per garantire i diritti di tutti».
Tagliente ritiene inoltre «importante richiamare l’attenzione su un momento significativo, forse non noto a tutti: l’intervento del vice capo della Polizia, oggi direttore del DIS, prefetto Vittorio Rizzi, tenuto in occasione della presentazione della Fondazione Insigniti Omri al Viminale».
«In quella sede, alla presenza delle massime autorità istituzionali – sottolinea Tagliente – il prefetto Rizzi, cofondatore e membro del Consiglio di indirizzo della Fondazione, ha tenuto una lezione sui diritti umani di altissimo livello, degna dei più competenti accademici, per rigore, chiarezza e valore etico. Quella lezione, tenuta da un poliziotto, ha rappresentato una testimonianza straordinaria del livello etico, culturale e formativo che la Polizia di Stato ha saputo raggiungere e consolidare nel tempo».
«Un intervento che, per profondità argomentativa, rigore scientifico e coerenza valoriale, si colloca a pieno titolo nel solco delle migliori espressioni del pensiero accademico. È stata la voce autorevole di chi, ogni giorno, traduce i principi costituzionali e i diritti umani in prassi operativa, con competenza, umanità e senso dello Stato».
«Le parole di Rizzi, riferite alla missione quotidiana delle forze dell’ordine, costituiscono una vera e propria lezione sulla vocazione delle forze di Polizia italiane alla tutela dei diritti fondamentali, a partire da quelli delle persone più vulnerabili», aggiunge l’ex questore di Roma.
«Invito chiunque nutra dubbi sul profilo etico della Polizia di Stato ad ascoltare quell’intervento – prosegue Tagliente – perché in quelle parole non c’è solo la voce di un alto dirigente della Pubblica Sicurezza, ma la testimonianza viva di una cultura istituzionale che si è evoluta, si è formata e si è radicata nel rispetto dei diritti umani e dei valori fondamentali della nostra Repubblica».
«La scelta di inaugurare la costituzione della Fondazione Insigniti Omri con una lezione magistrale sui diritti umani – conclude – non è soltanto simbolica, ma un concreto segno di consapevolezza e impegno. Le forze di polizia italiane, da anni, promuovono e coltivano attivamente i valori dei diritti umani attraverso programmi di formazione specialistica, iniziative di sensibilizzazione e collaborazioni con istituzioni nazionali e internazionali».
Infine, Tagliente ribadisce che «la sicurezza non è mai frutto del caso, ma il risultato di un sistema integrato, competente e democratico, in dialogo costante con i cittadini e con il contesto internazionale».
(Fonte Adnkronos)