Bernini contestata ad Atreju, Barbera (PRC): “Meglio comunisti che berlusconiani”

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AgenPress. “La ministra Bernini  ad Atreju ha finalmente svelato la sua visione dell’università italiana: se uno studente protesta perché rischia di perdere un anno di vita per colpa di una riforma sbagliata, la risposta non è ascoltare, ma dargli del “povero comunista”. Una profondità di analisi degna di un talk show del dopocena.

Gli studenti di Medicina hanno denunciato un fatto semplice: il semestre filtro non funziona, sta producendo idonei a percentuali ridicole e rischia di bloccare migliaia di giovani. La Bernini, invece di rispondere nel merito, ha preferito riesumare le battute di Berlusconi e spiegare che la loro protesta “dimostra la loro inutilità”. Una ministra dell’Università che insulta gli studenti è già un paradosso. Una ministra che lo fa citando barzellette del ventennio berlusconiano è un problema politico.

Ed è qui che la ministra ha dato il meglio di sé. Se per la ministra Bernini “comunista” è un insulto, il problema non è degli studenti ma della ministra. In un Paese normale, essere comunisti non è un’offesa: è un orientamento politico. Offensivo, semmai, è aver passato vent’anni a prendere lezioni di civiltà da Berlusconi.

È grottesco che una ministra della Repubblica, davanti a studenti che chiedono semplicemente di poter studiare, risponda con slogan da festa di partito. Ma forse è proprio questo il punto: per la destra, gli studenti che alzano la testa sono sempre “comunisti”, perché nella loro idea di Paese chi studia, chi critica e chi pensa è automaticamente un nemico.

Siamo al fianco degli studenti che oggi hanno avuto il coraggio di contestare una riforma ingiusta e una ministra incapace di ascoltare. Se per la Bernini difendere il diritto allo studio significa essere “poveri comunisti”, allora siamo orgogliosi di esserlo. Perché la vera povertà, oggi, è quella di chi governa l’università senza capire cosa significhi studiare, vivere, lottare per il proprio futuro”.

Lo dichiara Giovanni Barbera, della Direzione Nazionale di Rifondazione Comunista.

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