Borchia (Lega): “Al Presidente della Repubblica piace fare politica”

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AgenPress. “Riguardo alle parole del Presidente della Repubblica, sono dichiarazioni che dovrebbero spettare al governo. Io capisco che a livello istituzionale sia corretto parlare di pace equa, giusta e duratura, ma non credo che nessuno di questi tre aggettivi sarà attribuibile al processo di pace che arriverà, siamo andati troppo avanti e la Russia è in una posizione di vantaggio. La gestione della politica estera è in capo al governo se non ricordo male e, con tutto il rispetto, ma al Presidente della Repubblica piace far politica, non nascondiamolo”.

Queste le parole di Paolo Borchia, europarlamentare della Lega, durante il suo intervento su Radio Cusano Campus, nel corso del programma “Battitori Liberi”, condotto da Gianluca Fabi e Savino Balzano.

“In Europa non ci sono belle sensazioni, è una fase dove la storica maggioranza di sinistra ha perso praticamente ovunque nelle ultime elezioni europee. In Germania, in Spagna, in Francia, in tutti i paesi importanti la sinistra è andata a male, e adesso sentono la terra che manca sotto i piedi – ha proseguito l’europarlamentare – Teoricamente c’è una maggioranza di centrodestra, e lo vedremo anche la settimana prossima con il voto a Strasburgo sulla due diligence, che potenzialmente può dettare le regole. Chiaramente chi vede che sta perdendo il potere adesso ci sta perdendo anche la testa”.

“L’intervento dell’Unione Europea su Musk è un attacco alla libertà di espressione. C’è da iniziare ad essere preoccupati, e sono sempre di più i casi che accadono in Europa, come dimostrato dal governo laburista britannico che è stato piuttosto pesante nelle ultime settimane con chi aveva una visione diversa – ha concluso Borchia -. A volte chi è in disaccordo non ci va leggerissimo, ma sembra sempre che ci sia questo doppio pesismo che ci fa tanto pensare, con puntualmente penalizzati tutti quanti coloro che hanno un pensiero o delle posizioni critiche verso l’agenda Woke, verso il globalismo. Non è una bella fase storica per chi la pensa diversamente”.

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