AgenPress. Le nuove regole sul telemarketing che scatteranno il prossimo 19 agosto non fermeranno il fenomeno delle telefonate commerciali. Lo afferma il Codacons, scettico sulla reale efficacia delle misure introdotte dall’Agcom.
Il settore del telemarketing genera un giro d’affari da 3 miliardi di euro annui in Italia, con 2.035 call center attivi e quasi 80.000 addetti – analizza il Codacons – Accanto agli operatori legali, tuttavia, vi è un sommerso di call center ubicati all’estero che operano nella più totale anarchia, violando le norme di settore e la privacy dei cittadini. Al punto che, nonostante i 32 milioni di utenti iscritti ad oggi al Registro Pubblico delle Opposizioni, ogni italiano riceve in media ogni settimana dalle 5 alle 8 telefonate commerciali, che portano a circa 15 miliardi il numero complessivo di chiamate indesiderate registrate in un anno nel nostro Paese.
Contatti che se prima erano diretti a proporre contratti per forniture telefoniche o luce e gas, adesso promuovono anche investimenti finanziari o in bitcoin, col rischio di far perdere ingenti somme ai consumatori – denuncia il Codacons.
Le misure che scatteranno il prossimo 19 agosto, tuttavia, non fermeranno le telefonate commerciali – avvisa l’associazione – In primo luogo il blocco riguarderà solo i finti numeri fissi italiani, mentre le false numerazioni mobili continueranno a raggiungere gli utenti almeno fino a novembre. Sarà poi ancora possibile falsificare le numerazioni chiamando dall’Italia, e il blocco non si estenderà alle chiamate commerciali che usano prefissi stranieri. Infine, vanno considerate le contromisure che saranno adottate dai call center illegali, i quali utilizzano tecnologie sempre più sofisticate per aggirare blocchi e divieti e colpire gli utenti – conclude l’associazione.