AgenPress. Nell’ambito del TTG Travel Experience 2025 di Rimini, l’Agenzia Nazionale del Turismo (ENIT) dedica un panel istituzionale al tema del turismo sostenibile nelle aree interne, considerandolo come una leva strategica per la rigenerazione sociale ed economica dei territori fragili.
Giovedì 9 ottobre, ore 14:30–15:00, presso lo Stand ENIT (C7 237–303), si è tenuto l’incontro “Il turismo nelle aree interne, un percorso sostenibile e duraturo di sviluppo”. Si tratta di un momento qualificato nel palinsesto ufficiale del TTG, pensato per confronti tra istituzioni, operatori e stakeholder sul ruolo del turismo come motore di coesione territoriale.
All’incontro hanno partecipato:
- Elena Di Raco, Responsabile Ufficio Studi e Statistiche ENIT
- Carlo Mascio, Responsabile Relazioni Istituzionali della Fondazione Magna Carta
L’intervento di Mascio si è concentrato sui primi risultati della ricerca congiunta ENIT–Magna Carta, che ha analizzato il potenziale turistico dei territori interni dell’Italia centrale. Con un approccio multidimensionale — fondato su sostenibilità, innovazione e inclusione — si propone un modello di sviluppo territoriale che combini politiche pubbliche, iniziative private, formazione e nuove competenze legate alla doppia transizione digitale e ambientale.
Il panel si inserisce fra gli appuntamenti istituzionali del TTG dedicati ai grandi temi del turismo italiano: dalle politiche nazionali alla rigenerazione dei territori, fino alla sfida dell’innovazione per tutta la filiera.
«Il turismo sostenibile può e deve diventare una leva strategica per valorizzare la vocazione dei territori fragili — afferma Mascio —. Con questa ricerca si intende promuovere un modello di sviluppo che parta dalle comunità locali, in particolare dalle aree fragili, per analizzarne le naturali propensioni e metterle a sistema anche grazie alle nuove tecnologie. L’obiettivo è interpretare le esigenze del turista contemporaneo, sempre più orientato verso esperienze autentiche, alla ricerca di senso e radicate nell’identità dei luoghi».