Ricordi e aneddoti raccontati dai protagonisti dell’avventura dei mondiali di calcio 2006

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AgenPress. Una serata speciale condotta in maniera magistrale dalla giornalista di Rai Sport Simona Rolandi che è riuscita tirare fuori ricordi e aneddoti svelati da Giancarlo Abete che in Germania era il responsabile organizzativo della Nazionale; dal professor Enrico Castellacci, medico della Nazionale; da Narciso Pezzotti, vice del Commissario Tecnico Marcello Lippi; dal prefetto Francesco Tagliente, che all’epoca era il responsabile della sicurezza della Nazionale.

Presente da remoto anche Lippi che ha voluto mandare un caloroso messaggio agli amici e al pubblico presente.

È stata particolarmente apprezzata l’idea della conduttrice di aprire la manifestazione con l’Inno nazionale presentato dal Prefetto Tagliente e spiegato e intonato dal Tenore trevigiano Francesco Grollo, voce ufficiale delle Frecce Tricolori e di altre istituzioni.

Il Prefetto Tagliente – intervenuto anche nella veste di Presidente della sezione romana dell’Associazione Nazionale degli Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia – ha voluto sottolineare quanto agli Azzurri campioni del mondo, che hanno toccato e, a distanza di 17 anni, continuano a toccare le corde più profonde di milioni di italiani, vada riconosciuto anche il merito di aver fatto riemergere da sotto la pelle l’amore per l’Inno nazionale e per il Tricolore.

E a proposito di Canto degli italiani, Tagliente ha ricordato che con lo storico del risorgimento Michele d’Andrea e con il tenore Grollo sono impegnati a promuovere la cultura condivisa del rispetto del decoro e della dignità del Tricolore e dell’Inno richiamando anche lo storico incontro a Coverciano del 4 giugno 2019 per svelare agli Azzurri in ritiro il significato autentico del Canto.

“Un inno che – ha aggiunto Tagliente – mi pesa dirlo, in occasione delle ultime grandi manifestazioni sportive internazionali come le Olimpiadi lo abbiamo sentito cantare all’americana, a canzonetta, alla po-po-po”. “Il Canto degli italiani – ha concluso – va intonato invece come ci farà sentire fra poco Francesco Grollo e va ascoltato con rispetto”.

E a proposito dell’ascolto Tagliente, prima di passare la voce al tenore, ha tenuto anche a sottolineare che ognuno è libero di assumere la posizione che crede ma mai in forma irriguardosa come quella di tenere le mani in tasca, oppure le braccia incrociate sul petto o dietro la schiena. La forma più corretta è quella delle braccia distese lungo i fianchi. C’è anche chi si porta la mano destra all’altezza del cuore, all’americana, ma anche questa posizione, sia pur legittima, non è prevista.

Grollo ha letteralmente incantato la platea, prima svelando origini e curiosità sull’Inno nazionale, quindi intonandolo – col coinvolgimento attivo di tutti i presenti e un profluvio di emozioni – nella versione originale, possente e dinamica di canto di popolo, come pensato da Goffredo Mameli e Michele Novaro.

Emozioni in crescendo anche dai ricordi e aneddoti di Abete, Castellacci, Pezzotti e dello stesso Tagliente, ai quali la bravissima Rolandi e riuscita a far raccontare particolari di quella meravigliosa avventura che conoscevano in pochissimi o del tutto inediti.

L’idea di Rossano Dolfi della Consulting Sport Service Italia, di ripercorrere le magiche giornate che hanno accompagnato l‘Italia alla conquista del titolo Mondiale e della sua quarta stella, raccontate da chi è stato dietro alle quinte e che ha comunque lavorato affinché quell’avventura si trasformasse in una cavalcata trionfale, è stata vincente ed è riuscita perfettamente anche grazie alla collaborazione dell’amministrazione comunale dell‘Isola del Giglio e al supporto logistico della Francesca Pacella Events.

Nel corso della manifestazione lo scultore Mauro Vaccai ha donato al Sindaco Sergio Ortelli una scultura in marmo bianco di Carrara raffigurante due braccia che sollevano al cielo un pallone.

È stata una bellissima occasione di arricchimento pure per i bambini della Scuola Calcio Misericordia di Isola del Giglio che sono stati premiati con una medaglia ricordo nell’ambito dell’evento “Isola del Giglio, isola dello sport” e che hanno visto sulla loro isola, oltre a quelli già citati, tanti altri personaggi del mondo dello sport come Francesco Franchi, presidente della Fondazione Artemio Franchi; Franco Morabito, presidente del Gruppo toscano giornalisti sportivi-Ussi; il giornalista grossetano Carlo Vellutini; il direttore soortivo Giulio Halasz; e lo scrittore Massimiliano Martino.

Un riconoscimento particolare è stato consegnato a Maria Agnese Sturman, medico da sempre impegnata anche dal punto di vista umanitario e sociale per la “sua” Isola del Giglio.

L’Associazione gigliese APAMAGI (Ass. Palio Marinaro Costanzo Basini Isola del Giglio) ha sponsorizzato l’evento con l’acquisto delle targhe ricordo per gli ospiti e delle medaglie per i piccoli campioni gigliesi. Altri partner: Sergio Gori della Axa Assicurazioni e REABILITA.

Fotografo ufficiale Cesare Moroni che ha curato con grande professionalità anche la parte tecnica mentre le riprese video sono state di Massimiliano Carvone.

 

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