Russia. Ucciso a Krasnodar un ufficiale di Marina. 007 ucraini: non abbiamo nulla a che fare. Arrestato presunto responsabile

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AgenPress – Stanislav Rzhitsky, un ufficiale di Marina vice capo del dipartimento per la mobilitazione nella città di Krasnodar, nel sud della Russia, è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco. Lo riferiscono le agenzie russe, aggiungendo che per il momento non si conoscono le circostanze e il movente dell’omicidio, sui cui sta indagando il Comitato investigativo locale. Il corpo senza vita di Rzhitsky, 42 anni, è stato trovato ieri sulla Via Beregovaya.

Yevgeny Pervyshov, deputato della Duma ed ex sindaco di Krasnodar, ha detto che Rzhitsky, che è stato colpito alle spalle, è stato in passato comandante di un sottomarino, il Krasnodar.

Il comitato investigativo del paese – l’equivalente dell’FBI statunitense – ha affermato che è stata avviata un’indagine per omicidio e che i funzionari cercheranno di “stabilire tutte le circostanze dell’incidente, nonché la persona che ha commesso il crimine e le sue motivazioni”.

L’ex ufficiale della marina è stato colpito alla schiena e al petto da un uomo armato non identificato mentre faceva jogging mattutino in un parco vicino al centro sportivo Olimp, ha riferito il quotidiano russo Kommersant.

Baza, un canale Telegram russo con stretti legami con la polizia, ha riferito che l’assassino avrebbe potuto seguire le corse del capitano Rzhitsky su Strava poiché seguiva regolarmente lo stesso percorso mentre correva.
Rzhitsky, che era anche vice responsabile per la mobilitazione nella sua città, era stato in passato comandante del sottomarino Krasnodar. Di lui avevano parlato i media ucraini, indicandolo appunto tra i capitani dei sottomarini che più volte hanno colpito l’Ucraina con i loro missili. Uno di questi bombardamenti, il 14 luglio del 2022, aveva provocato 27 vittime nella città di Vinnitsa.
Ad avvalorare l’ipotesi della vendetta degli ucraini,  oltre a diversi canali Telegram russi e ucraini, è stato Iliya Ponomarev, un oppositore russo in passato deputato della Duma ma trasferitosi a partire dal 2016 in Ucraina, di cui ha acquisito la cittadinanza. “C’erano persone che hanno detto che si sarebbero vendicate, ed ecco che si sono vendicate”, ha detto Ponomarev in una diretta Youtube sul canale Freedom Live. Come sempre avviene quando ci sono attacchi sul territorio russo, Kiev non ha assunto la paternità dell’azione. “Sappiamo che le radici di quanto avvenuto devono essere cercate all’interno della Russia stessa, dove cresce la protesta contro la guerra in Ucraina”, ha affermato Kyrylo Budanov, capo dei servizi segreti militari, ricorrendo al copione usato dalle autorità ucraine in queste occasioni.

L’Ucraina “non ha nulla a che fare”  ha affermato il capo dei servizi segreti militari ucraini, Kyrylo Budanov. “Sappiamo che le radici di quanto avvenuto ieri devono essere cercate all’interno della Russia stessa, dove cresce la protesta contro la guerra in Ucraina”.

Il Comitato investigativo russo ha annunciato l’arresto di un uomo che sarebbe sospettato di essere in qualche modo coinvolto nell’uccisione dell’ufficiale.

 

 

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