Usa. Donald Trump ha vinto i caucus in Iowa con il 51% dei voti. “E’ giunto il momento per tutti, per il nostro Paese, di unirsi”

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AgenPress – Donald Trump i caucus repubblicani dell’Iowa con un margine senza precedenti, dando il via al suo tentativo di ottenere la terza nomination presidenziale consecutiva del suo partito. Lo ha fatto nonostante abbia saltato i dibattiti delle primarie repubblicane ed abbia evitato la routine politica al dettaglio tipicamente richiesta dagli elettori dello Stato di Hawkeye.

Il governatore della Florida Ron DeSantis ha battuto l’ex governatore della Carolina del Sud Nikki Haley per un lontano secondo posto, anche se il concorso per le nomine ora si sposta nel New Hampshire, dove i sondaggi mostrano Haley in una posizione molto più forte nelle primarie della prossima settimana.

Si tratta della prima tappa che porterà alle elezioni presidenziali americane del 5 novembre 2024. Ma che cosa sono i caucus? Qualcosa di simile alle primarie: i due termini spesso vengono utilizzati come sinonimi ma ci sono delle differenze. E sono proprio i caucus dell’Iowa a dare il via alla grande corsa verso la Casa Bianca.

 Nei primi mesi del 2024 il partito repubblicano e quello democratico saranno impegnati a organizzare in tutti gli Stati le elezioni primarie: in questo modo, infatti, scelgono il loro candidato per le presidenziali. E’ un iter che inizia proprio il 15 gennaio, con i caucus dell’Iowa, e che, generalmente, termina ad agosto con le grandi convention in cui ogni partito annuncia il candidato alla Casa Bianca.

 E i candidati vengono scelti in due modi: con i caucus e le primarie. Le primarie sono certamente più diffuse e avvengono in 40 Stati (quindi la stragrande maggioranza). In questo caso gli elettori votano il loro candidato recandosi al seggio e mettendo la loro preferenza sulla classica scheda elettorale (questo metodo consente anche il voto via posta). Le primarie sono gestite e organizzate dallo Stato.

I caucus, gestiti invece dai partiti, oltre che in Iowa, si svolgono anche in Nevada, Missouri, North Dakota, Alaska, Hawaii e Utah. Sono il metodo scelto dai repubblicani, mentre i democratici faranno delle primarie (i cui primi dati saranno noti solo a marzo) che comunque non dovrebbero lasciare incertezza sul vincitore, destinato a essere Joe Biden.

Ma perché i caucus sono diversi dalle primarie? Nella sostanza, infatti, si tratta sempre di primarie, cioè di elezioni tramite le quali un partito sceglie il suo candidato. I caucus si svolgono però in modo diverso: consistono, infatti, in migliaia di piccoli dibattiti e comizi organizzati nei vari collegi elettorali durante i quali gli elettori prendono la parola per convincere i presenti a votare un determinato candidato. Questi dibattiti avvengono di solito in luoghi pubblici ma piccoli e raccolti, come ad esempio bar, scuole, chiese, palestre: dopo qualche ora di dibattito, gli elettori scrivono, votando in segreto, il nome del loro prescelto su un foglio.

“Penso davvero che sia giunto il momento per tutti, per il nostro Paese, di unirsi”, ha detto Trump lunedì rivolgendosi ai sostenitori a Des Moines. “Che sia repubblicano o democratico, liberale o conservatore, sarebbe così bello se potessimo unirci.”

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