Ddl Nordio. Via libera della Commissione Giustizia all’art. 2 su intercettazioni. Nordio: necessario razionalizzare spesa

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AgenPress – La Commissione Giustizia del Senato ha approvato l’articolo 2 del ddl Nordio che punta a vietare la pubblicazione delle intercettazioni che riguardano terze persone. Non potranno essere trascritti neanche i loro dati.

“Non saranno mai toccate le intercettazione nelle inchieste su mafia, terrorismo o gravi reati ma una razionalizzazione della spesa è necessaria”, ha detto Nordio  parlando del decreto che ha individuato le prestazioni funzionali alle operazioni di intercettazione con la determinazione delle relative tariffe, entrato in vigore nel 2023. A questo proposito Nordio ha parlato dell’adozione di un tariffario unico, valido per tutti gli uffici giudiziari che rende i compensi ivi stabiliti obbligatori e vincolanti.

“Noi siamo intervenuti “con quello che potremmo chiamare il minimo sindacale, cioè la tutela del terzo: Tizio parla con Caio di Sempronio e, quantomeno, è giusto che il nome di Sempronio non finisca sui giornali: a me pare che sia una norma minima di civiltà. Però ho ripetuto varie volte che questo strumento, che – ripeto ancora una volta – è assolutamente indispensabile nelle indagini sulla criminalità organizzata, sul terrorismo e sugli altri reati di grave allarme sociale, è eccessivo, è sproporzionato nel numero e nei costi rispetto ai risultati. E la sua spesa sfugge a ogni controllo perché le procure non hanno un budget per queste spese”.

Nordio ha specificato che “la procura della Repubblica è l’unico organo in Italia, e penso al mondo, che ha una spesa incontrollata, che non ha un tetto, né un budget, ma poi alla fine i conti non tornano perché l’Europa ci ha messo sotto procedura di infrazione perché siamo in ritardo con i pagamenti. Perché siamo in ritardo con i pagamenti? Per le ragioni di prima, quindi anche su questo interverremo”. Secondo il ministro “non possiamo andare avanti così, con delle strutture dello Stato che spendono senza avere un tetto di spesa, perché alla fine i soldi non ci sono ed ecco che arriva la procedura di infrazione da parte dell’Europa e questa è una riforma che ci chiede, anzi che ci impone, l’Europa per attuare il Pnrr”.

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