Fisco. Lo Stato ha perso 31,2 mld annullamento cartelle al di sotto dei 1000 euro

Agenpress – La legge dello scorso anno (D.L. 119/2018) che ha previsto l’annullamento degli importi delle cartelle affidati all’agente della riscossione, dal 2000 al 2010 sotto i 1.000 euro, “ha inciso per un valore di 31,2 miliardi di euro” al quale il fisco ha rinunciato.

E’ quanto emerso dalla audizione in commissione finanze a Montecitorio del generale Antonino Maggiore presidente dell’ agenzia entrate-Riscossione. Il provvedimento era il cosiddetto “stralcia mini-cartelle”.

“Sull’obiettivo di 9 miliardi, ad oggi abbiamo già riscosso 6 miliardi grazie anche agli incassi derivanti dalla prima rata della rottamazione ter che ammonta a oltre 1,6 miliardi, mentre oltre 4,3 da riscossione ordinaria”.

Le domande presentate per rottamazione ter sono state 1,4 milioni per un valore di circa 21 miliardi in 5 anni di rateizzazione, alle quali si aggiungono atre 300.000 per riapertura termini.

“Garantire il miglioramento della relazione con il contribuente in un’ottica di trasparenza e fiducia reciproca” è l’obiettivo dell’ Agenzia delle Entrate-Riscossione, ha aggiunto Maggiore in audizione a Montecitorio “A questo fine  si incrementeranno i servizi digitali offerti, semplificandone anche l’accesso”. “Sui nostri servizi on line abbiamo fatto una customer satisfaction e abbiamo avuto un punteggio di 4,23 di soddisfazione su un massimo di 5”. “Per i servizi allo sportello, invece, abbiamo prolungato l’orario di apertura al pubblico e nei periodi di grande affluenza, come per la definizione agevolata delle cartelle, abbiamo istituito delle Task Force, aumentando il personale al front office”.

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