Re Mind lancia la formazione Manifatturiera immobiliare per rilanciare l’Africa

Agenpress. Nel corso dell’appuntamento annuale del Blue Sea Land ha avuto luogo oggi a Mazara del Vallo, un confronto tra diverse delegazioni di paesi africani sulla telematica della Blu Economy ed e’ intervenuto il Console Onorario della Mauritania, Avvocato Francesco Napolitano, nonchè Direttore di Area del Board Nazionale Re Mind – Filiera Immobiliare – in merito agli spunti e alle riflessioni da poter consigliare a tutte le aziende del comparto industriale e manufatturiero della filiera immobiliare che vogliono puntare al continente africano.

“Sicuramente il tema principale da applicare in tutti i campi e’ l’ecosostenibilta’. Bisogna puntare a produrre materiali ecologici incentivando il trasferimento di know how e perchè no anche la delocalizzazione di pmi italiane sui territori africani, anche per cercare (con lo stile del made in Italy) di contrastare la nascita di città fantasma “made in China” che stanno invadendo l’ Africa e che non sono finalizzate ad accogliere e migliorare la qualità della vita delle famiglie africane, bensì dedicate solo a cittadini emigranti cinesi.”

“La rigenerazione urbana in Italia” ha proseguito l’esponente di Re Mind – Filiera Immobiliare “ ha grosse difficoltà attuative soprattutto per l’eccessivo costo di smaltimento di tutti materiali di risulta prodotti dalla demolizione, e pertanto, facendo tesoro di questa esperienza intendiamo sensibilizzare l’Africa sul tema della edilizia sostenibile e e’stato creato un tavolo di lavoro proprio per indicare quelle che saranno le linee guida specifiche per un immobiliare ecosostenibile da adottare in Africa portando prodotti di qualità, competenze di qualità, puntando alla formazione e alla crescita della popolazione locale”.

Vi sono pmi italiane che sono leader indiscusse nei servizi,  lavori e prodotti per l’immobiliare sostenibile; quindi potrebbero essere messe a sistema con il continente africano, grazie anche al prezioso lavoro fatto da Massimo Mazzi con il tavolo Copernico”.

“Anche nell’ottica della minaccia dei cambiamenti climatici, dovuta all’inquinamento globale”, aggiunge l’avvocato Francesco Napolitano, “l’Africa deve necessariamente fare la differenza ed abbracciare sin dall’inizio le nostre “linee guida” e questo approccio etico fara’ scaturire un indotto tra Africa ed Italia attraverso la formazione di nuove competenze “africane” per la realizzazione di opere ecosostenibili”

“Lo sviluppo immobiliare ecosostebibile in Africa” ha poi chiuso il rappresentante di Re Mind “ non sara’ una minaccia per la blueconomy e l’ecosistema marittimo.

L’Africa e’ e sara’ sempre una grande opportunita’ per l’Italia con un grosso potenziale a vantaggio reciproco”

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