Agenpress. Il presidente della repubblica ha fatto un appello alla ragione, alla coesione sociale, all’impegno per l’ambiente, per la scuola è la famiglia e per ridurre il divario fra Nord e Sud.
Lo ha fatto con toni soffici, rivolgendosi ad un Paese irrazionale, profondamente diviso, spesso volgare e approssimativo per quel che riguarda il dibattito posticipo, con una bassissima crescita, anche perché le poche risorse disponibili sono state dirottate in Impegni inadeguati e sbagliati, quali il reddito di cittadinanza e quota100. Non parliamo poi della situazione riguardante la giustizia.
Di conseguenza il discorso di Mattarella, apparentemente molto colloquiale, nella sostanza era fortemente polemico rispetto agli orientamenti reali di una serie di forze politiche di maggioranza e di opposizione. Inoltre è una delle poche volte che un presidente della Repubblica non ha parlato del quadro internazionale e della politica estera del Paese.
Non lo ha fatto perché il quadro internazionale è profondamente in subbuglio e perché l’Italia non ha una politica estera tipo quello che non stiamo riuscendo a fare il Libia. Per di più l’Italia oggi è un Paese in cui un forte partito di governo è legato senza lucidità ai cinesi e il più forte partito di opposizione ha un rapporto organico con la Russia di Putin. In una situazione di questo tipo prudentemente il presidente della Repubblica non ha parlato di politica estera.
Lo scrive in una nota Fabrizio Cicchitto, presidente di Riformismo e Liberta’, ex presidente della commissione affari esteri della Camera.