Gregoretti. Gasparri (pres. Giunta immunità). “Mi pare che la maggioranza voglia perdere tempo”

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Agenpress – “Quando i senatori della maggioranza hanno deciso di abbandonare i lavori, la senatrice del M5S Evangelista intendeva rimanere, il suo gruppo se n’è andato e lei ha detto: ‘che devo fare? Mi sono persa il gruppo’.

Così il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri, presidente della Giunta per le immunità del Senato,  intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campus, riguardo il caso Gregoretti.

“Le sue dichiarazioni in tv mi sono sembrate sorprendenti visto che in giunta voleva rimanere e votare. Detto questo, il calendario della giunta è stato concordato. Tutti sapevano che si sarebbe votato in Emilia Romagna quando è stato concordato il calendario, votato all’unanimità. Quindi io vado avanti con questo calendario, che può essere modificato attraverso procedure previste dal regolamento, non perché uno lo dice. Ieri abbiamo fatto l’Ufficio di presidenza e nessuno ha chiesto di cambiarlo”.

“Io ho fatto una relazione, vorrei che si discutesse nel merito. Chiedere un approfondimento istruttorio vuol dire chiedere alla magistratura ulteriori elementi, questo richiederà del tempo. Poi si lamenteranno se Salvini farà dei comizi dicendo quello che dice. Anziché discutere nel merito, si discute sulla data per guadagnare tempo. Che facciamo sospendiamo tutto in attesa che torni Grasso dall’America? Allora spegniamo pure le luci e i riscaldamenti e risparmiamo, coi soldi risparmiati gli paghiamo il viaggio. Abbiamo fissato il voto al 20 per tenere conto di questa sua missione, che dobbiamo fare di più? Se vogliono cambiare data mi dicano perché il calendario è stato fissato all’unanimità. Ieri il senatore De Falco ha fatto una valutazione singolare, mi ha detto di accogliere le richieste della maggioranza senza metterle ai voti. Mi è stato chiesto di violare i principi fondamentali della democrazia e questo non è possibile”.

Il ministro Lamorgese ha detto che nessuno può sottrarsi alle leggi, neanche Salvini. “E’ un’affermazione ovvia, giusta, direi quasi elementare. Noi stiamo discutendo proprio della condotta di Salvini. Stiamo agendo ai sensi di legge proprio perché nessuno è sottratto alla legge. Poi la giunta e l’aula potranno decidere se autorizzare o meno il processo”.

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