Agenpress. Oggi a Berlino per la Conferenza sulla Libia. Un appuntamento importante, che vedrà riuniti allo stesso tavolo tutti gli attori di quella che consideriamo una vera e propria guerra per procura.
Come Italia chiederemo che l’Ue parli con una sola voce, chiederemo di fermare la vendita di armi, chiederemo di far rispettare le sanzioni previste dall’embargo delle Nazioni Unite.
La risposta alla crisi libica non può essere un’altra guerra. Nel 2011 sono stati compiuti errori gravissimi. Li ricordiamo tutti. Il risultato di quell’intervento militare furono migliaia di vittime, nuovi flussi migratori e decine di nuove cellule terroristiche che oggi operano a poche centinaia di chilometri dalle nostre coste. Non possiamo più ripetere quegli errori.
La via è quella del dialogo e della diplomazia e, in questa cornice, l’Unione Europea dovrà recitare un ruolo da protagonista.