Renzi avverte Conte: “è finita la ricreazione. Salvini ha perso ma non è finito”

Agenpress-  “Bisogna stilare un’agenda riformista per il bene degli italiani. Non inseguire il giustizialismo sulla prescrizione o la follia di chiedere una revoca impossibile per Autostrade: devono pagare quelli di Autostrade e tanto, ma no a una revoca che giuridicamente non sta né in cielo né in terra”.

Lo ha detto Matteo Renzi a Circo Massimo su Radio Capital, rispondendo a Massimo Giannini e Oscar Giannino. “Il Governo Conte deve lavorare. Mi chiedete se è più forte? Lo scopriremo solo vivendo. Deve darsi una mossa, deve cambiare marcia nell’interesse del Paese. E’ finita la ricreazione. Diamo tutti una mano, si sblocchino i cantieri e si facciano le riforme. Per me si arriva al 2023, come ho sempre detto, un po’ per la paura di andare a votare (di M5S in particolare), un po’ perché c’è da eleggere il presidente della Repubblica”.

Nell’agenda riformista Renzi inserisce tra le altre cose “cantieri per 120 miliardi da aprire e semplificazione totale della pubblica amministrazione attraverso la digitalizzazione, c’è già un nostro progetto nei cassetti, la ministra Pisano invece di inseguire Casaleggio lo ripeschi”.

“Sono felicissimo che il Pd festeggi la vittoria in Emilia Romagna, sono sempre stato contento delle vittorie nelle regioni quando ero segretario Pd. Ma se non avessimo giocato come Iv un ruolo di stimolo sulle tasse e sull’Iva e su altro, questi mesi di governo sarebbero stati diversi. Sogno che qualcuno dica Renzi non ha avuto una cattiva idea di far nascere questo governo…”.

Sul futuro del Pd “grandissimo rispetto per quello che fa Nicola Zingaretti, auguro tutto il meglio al Pd o a quello che verrà dopo, un nuovo Pd, ma noi di Italia Viva faremo una cosa diversa e secondo me più fresca – ha aggiunto -. Noi siamo una start up”. Secondo il suo leader, anche per “il declino inesorabile del M5S per noi si aprono delle praterie”. Il senatore ha ricordato che sabato e domenica a Roma si svolgerà la prima assemblea nazionale di Italia Viva.

“Salvini ha perso perché ha personalizzato la contesa? Magari fosse così, Salvini ne ha fatte tante di campagne così, anche in Umbria o dalla Basilicata al Piemonte al Friuli alla Sardegna, e lì è riuscito a vincere. Ha fatto la stessa campagna che altrove, ma in Emilia non ha funzionato perché c’era il buongoverno di Stefano Bonaccini, il vero vincitore delle elezioni. Gli errori di personalizzazione di Salvini sono gli stessi che altrove, ma non è che improvvisamente Salvini sia finito perché ha sbagliato. Facciamo passo dopo passo” per sconfiggerlo.

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