Elezioni Calabria. Sudisti Italiani determinanti per l’affermazione del Centro Moderato e del PPI di Cesa e Rotondi

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La nostra adesione al Partito del Popolo Italiano di Cesa e Rotondi ha favorito la crescita dell’UDC che si è attestato al 6.8 per cento in Calabria 


Agenpress. “Dalla scorsa estate, con insistenza, il Movimento dei Sudisti Italiani rimarca la necessità di portare alla ribalta, al fine di risolverla, “la Questione Meridionale”, rimasta nel dimenticatoio, partendo dalle istanze dell’ex DC, che è stato l’unico partito politico ad avere manifestato interesse alla crescita del Sud Italia” – hanno dichiarato, in una intervista radiofonica, i vertici del Movimento per la tutela dei diritti dei meridionali.

“Ci siamo impegnati, pertanto, affiancandoci all’Onorevole Gianfranco Rotondi, il cui contributo è stato prezioso ed imprescindibile considerata, altresì, la sua elevata professionalità politica, al fine di dar vita ad un movimento politico antisovranista e antipopulista, che difendesse i diritti del popolo meridionale, vessato dal potere economico del Nord.

Abbiamo diffuso, attraverso i nostri articoli, il dirompente messaggio inerente la necessità dell’improrogabile riscatto economico e sociale del  popolo meridionale, anche in considerazione della ricaduta positiva sull’intera economia dello Stato Italiano.

E’ nostro intento risvegliare le coscienze assopite dei meridionali perché non accettino indolentemente le offese e le discriminazioni razziali, di cui sono vittima dalla nascita della nazione italiana.

Siamo certi che la nostra adesione al Partito del Popolo Italiano di Lorenzo Cesa e Gianfranco Rotondi ha in parte favorito la crescita dell’UDC che si è attestato, in Calabria, al 6.8 per cento. Il Sud ha dimostrato di voler essere “sveglio” e non assopito nella sconfitta politica, il Sud risponde, pertanto, di essere vivo e la Calabria né è la conferma.

Il Centro Moderato rappresentato dal Partito del Popolo Italiano crescerà nei consensi anche grazie al nostro contributo. Conquisteremo il consenso anche di altre Regioni del Sud Italia e, perché no, diventeremo una forza politica rilevante. Noi Sudisti, anche se confluiremo nel Partito del Popolo Italiano, non scompariremo, anzi faremo sentire la nostra voce, in modo ancor più altisonante, relativamente alla  crescita dei territori del Sud Italia e del  nostro popolo”.

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