Coronavirus. Per ricostruire il paese task Force composta da 11 esperti a guida Vittorio Colao

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Agenpress –   Elisabetta Camussi, professoressa di psicologia sociale all’Università Bicocca; Roberto Cingolani, già in forza all’IIT oggi in Leonardo; Riccardi Cristadoro, che arriva dalla Banca d’Italia; Giuseppe Falco, AD di BCG; Franco Focareta, esperto di diritto del lavoro e ricercatore presso l’Università di Bologna; Giovanni Gorno Tempini, presidenti di Cdp; Giampiero Griffo, coordinatore del comitato tecnico-scientifico dell’Osservatorio nazionale sulla condizione delle persone con disabilità; Riccardo Ranalli, revisore contabile; Marino Regini, professore di sociologia economica alla Statale di Milano; Stefano Simontacchi, presidente Fondazione Buzzi; Fabrizio Starace, presidente della Società Italiana di Epidemiologia Psichiatrica.

Questi i nomi della task Force a guida di Vittorio Colao. Alla guida di questo “comitato” – come annunciato dal premier in conferenza stampa – c’è un manager internazionale: Vittorio Colao, ex amministratore delegato di Vodafone. É lui infatti l’uomo scelto dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per aiutare l’esecutivo ad affrontare una situazione d’emergenza come l’attuale.

Economisti, giuristi e scienziati. Con compiti larghissimi. Con deleghe ministeriali e un mandato preciso: ricostruire il Paese, che si aggiungono a  Domenico Arcuri, già nominato commissario straordinario di questa emergenza Covid19, e Angelo Borrelli, capo Dipartimento Protezione Civile.

Il Premier ha parlato della necessità di “ripensare i modelli di vita economica e sociale”, di “nuovi modelli organizzativi più innovativi” che in questa fase potrebbero avere un doppio valore: farci affrontare in modo più snello e dinamico la crisi, e gettare anche le basi per un’Italia più florida. Bisognerà soprattutto, ha precisato Conte, disegnare modelli che “tengono conto della qualità della vita”: evidente quindi l’intenzione di operare in modo tale da garantire a tutte le fasce di reddito e d’età della popolazione un trattamento il più possibile equo.

Come riporta Linkiesta, “per il momento, l’impressione è che la loro funzione principale sia fare da schermo al governo, per tutte le decisioni di cui non vuole prendersi la responsabilità, così da poter continuare a spacciare ogni scelta come la voce diretta e indiscutibile della scienza, rintuzzando ogni obiezione con il ritornello secondo cui questo non è il momento delle polemiche. In compenso, è sempre il momento delle conferenze stampa, e delle commissioni”.

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