Agenpress. Dobbiamo raccogliere il grido di dolore lanciato degli operatori economici, della piccola e media impresa, in difficoltà ora più di prima a causa della crisi economica dovuta all’emergenza sanitaria. Le istituzioni devono formare un fronte comune per evitare che la liquidità della criminalità organizzata arrivi alle imprese prima delle risorse erogate dal Governo, come ci dicono anche le inchieste giudiziarie di questi giorni.
Questa deve essere una missione e allo stesso tempo una sfida per tutte le articolazioni dello Stato, così come ci hanno indicato la ministra Lamorgese e il Procuratore Nazionale Antimafia Federico De Raho: ognuno deve fare la sua parte.
Come Regione Lazio abbiamo già adottato all’inizio del mese di maggio provvedimenti mirati contro l’usura che hanno due caratteristiche: efficacia e tempestività nell’accompagnare le vittime che denunciano gli usurai. Per tutte queste persone abbiamo messo a disposizione ‘un indennizzo a fondo perduto’ fino a 20.000 euro e costituito un fondo di 400.000 euro per piccoli contributi a persone e piccole imprese. Infine attraverso le associazioni e fondazioni antiusura abbiamo attivato un fondo di garanzia di 850.000 euro. L’obiettivo è quello di non lasciare soli i cittadini, soprattutto adesso
Sono risorse immediate e a disposizione di tutti i cittadini che sono in difficoltà e che si trovano a dover combattere contro l’assenza di liquidità da un lato e la pressione subita da parte delle mafie dall’altro.
Sono misure che si caratterizzano per la loro straordinaria rapidità di elargizione in grado impattare efficacemente sulla condizione di famiglie e imprenditori che sono vittime o potenziali vittime di usurai in un momento di particolare fragilità economica. L’intervento tempestivo nei casi di usura o sovraindebitamento è fondamentale e può decidere se la storia si trasforma in dramma o in rinascita.
E’ quanto dichiara in una nota Nicola Zinfaretti.