Hong Kong. 80 arresti. Pechino contro “le critiche esterne”. Fatevi gli affari vostri

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Agenpress –  Sono ormai migliaia i manifestanti che a Hong Kong si sono radunati a Causeway Bay per protestare contro la nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta dalla Cina: la tensione è salita al punto che la polizia è ritornata a usare i cannoni ad acqua, le cartucce urticanti (a Lane Crawford) e i proiettili di gomma per disperdere la folla. Gli arresti eseguiti sono più di 80, secondo quanto comunicato dalle forze dell’ordine sui social media. Un agente è stato ferito con un “oggetto affilato” mentre cercava di arrestare alcuni dimostranti.

Pechino respinge le “critiche esterne” sulla nuova legge sulla sicurezza nazionale tarata per Hong Kong, definendo “logiche da banditi” l’ipotesi di sanzioni su funzionari cinesi, come anticipato dagli Usa.

“Cosa ha a che fare con voi? Non è un vostro affare”, ha notato Zhang Xiaoming, numero due dell’Ufficio per gli Affari di Hong Kong e Macao del governo centrale. “Se avessimo voluto ‘un Paese, un sistema’, sarebbe stato semplice. Possiamo imporre il diritto penale, la procedura penale e la legge sulla sicurezza nazionale e le altre norme nazionali su Hong Kong”.

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