Tutto ruota intorno al problema di andare all’inaugurazione del nuovo ponte Morandi senza i Benetton e costringerli a cedere la quota, incuranti dei danni miliardari che la famiglia potrebbe ottenere a spese di tutti gli italiani invece di onorare il conto delle loro gravi responsabilità. Perché la De Micheli si deve dimettere
AgenPress. Siamo riusciti a erogare in tre mesi e mezzo meno del 13% dei prestiti garantiti dallo Stato sopra e sotto i 30 mila euro. Una vergogna assoluta. Sulla cassa integrazione in deroga abbiamo fatto mille balletti tra Inps e Regioni, in una nobile gara a chi conquista il podio del carrozzone d’Italia, ma ci sono migliaia di aziende che non hanno ancora ricevuto neppure la prima tranche e migliaia di imprese artigiane che hanno scoperto che non riceveranno mai nulla. Non sappiamo chi si deve dimettere prima ma di sicuro ai vertici esecutivi del più grande ente previdenziale europeo c’è bisogno urgente di aria nuova.
Così come solo quando i mandarini delle nomenklature regionali verranno tout court aboliti questo Paese riprenderà a fare spesa per investimenti interregionali e non per foraggiare le peggiori clientele assistenziali nei territori ricchi con il debito pubblico che pagano tutti gli italiani.
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