AgenPress. “Se le notizie apparse sulla stampa riguardo il nuovo assetto della newco Alitalia fossero confermate, diciamo subito che non ci trovano d’accordo. Questo è il momento di essere più coraggiosi e di investire guardando l’evoluzione del mercato a partire dal 2021, nel solco dell’obiettivo formulato insieme ai ministri competenti ed al Governo, tanto più che una compagnia di bandiera per poter vivere sul mercato deve avere una massa critica minima di 100 macchine”.
A dichiararlo Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl TA che proseguono:
“Per questo non accetteremo ingerenze dall’Europa, che ha l’autorità di verificare che l’azienda nasca in discontinuità e operi secondo regole di mercato, ma che non può interferire con il dimensionamento o la composizione della flotta, con il rischio di procurare un illecito danno vanificando il presupposto fondamentale dell’azienda per lavorare e svilupparsi sul mercato.
“Per quanto riguarda la struttura societaria della newco – proseguono i sindacati – vogliamo capirla meglio quando sarà approntato e presentato il Piano Industriale, fermo restando che per noi il controllo deve essere statale.
“Infine – concludono Filt Cgil, Uiltrasporti, Ugl TA – per noi non esistono esuberi di personale e le ipotesi circolate assomigliano curiosamente ai numeri apparsi nei documenti prodotti dall’advisor. I lavoratori dovranno essere tutti tutelati, senza escludere l’uso degli ammortizzatori sociali espansivi nella newco, nell’ottica della sua crescita”.