AgenPress. Attendiamo con serenità il bollettino pomeridiano sulle condizioni di salute del Presidente Berlusconi. Personalmente sono fiducioso, pur se comprendo la prudenza del dottor Zangrillo, che parla di ‘paziente a rischio’ con riferimento all’età e alle patologie pregresse.

Mi preoccupa un pò di più il fatto che si riferisca del cattivo umore del paziente, costretto in una stanza d’ospedale seppure confortevolissima.
L’umore è tutto nelle malattie, ai pazienti non bisogna lesinare le preoccupazioni esterne alla loro malattia, è un modo di trattenerli nella vita.

Ho letto delle critiche allo staff del presidente per averlo indotto a concedere interviste anche dopo la positività al virus. Penso che queste critiche siano ingiuste. Hanno fatto benissimo, e appena possibile faranno bene a dargli altre occupazioni e altre preoccupazioni.

A conforto di questa tesi, cito un ricordo tratto proprio dalla storia familiare di Berlusconi. Nel 2006 un suo compagno di scuola criticava un nostro parlamentare che utilizzava l’anziana signora Rosa Berlusconi per la sua campagna elettorale, portandola in giro per piazze e banchetti.
‘Silvio, se fosse mia mamma glielo impedirei’ disse il simpatico amico. E Berlusconi di rimando: ‘siccome però è mia mamma, io lo ringrazio perché me la trattiene nella vita’.

E’ quanto dichiara l’On. Gianfranco Rotondi, vicepresidente dei deputati di Forza Italia e presidente della fondazione Democrazia Cristiana.