AgenPress. Nel pomeriggio del 21 ottobre 2020, militari della Sezione Operativa Centrale del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, hanno dato esecuzione a decreti di perquisizione emessi dalla Procura della Repubblica di Siracusa, rinvenendo all’esito materiale di sicuro interesse investigativo che induceva gli investigatori dell’Arma, coadiuvati da personale del N.A.S. di Bologna, delle Compagnie Carabinieri di San Lazzaro di Savena e di Chioggia Sottomarina (VE), e con la collaborazione del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria per i profili specialistici di competenza, a procedere all’arresto in flagranza di un 42enne di San Lazzaro di Savena (BO) e di un 45enne di Dolo (VE), in quanto sorpresi a realizzare banconote false in taglio da 20 euro, mediante una vera e propria stamperia “artigianale”, dotata di una pressa, numerosi clichè tipografici riproducenti tutti i tagli di banconote in euro, solventi, svariate centinaia di ologrammi e carta cotonata ed in grado di riprodurre banconote contraffatte rinvenute per un controvalore di circa 35.000 euro.
La perquisizione dell’abitazione del 42enne bolognese ove si trovava la moglie 46enne, ha permesso di rinvenire e sequestrare non solo altre banconote false di vario taglio, ma anche un vero e proprio laboratorio domestico” per la produzione di sostanze stupefacenti , dotato, altresì, di bilancini di precisione e materiale per il confezionamento, nonché medicinali soggetti a obbligo di prescrizione, tutti di provenienza estera ed ancora circa 36 grammi di hashish e ben 300 chili circa di varie sostanze in polvere e cristalli, contenute in barattoli e sacchi, tra materiale da taglio e altre verosimilmente stupefacenti, sulle quali saranno condotte specifiche analisi volte a definirne l’esatta natura.
I due uomini e le rispettive compagne, in attesa delle ulteriori determinazioni della Procura di Siracusa, sono stati arrestati in flagranza dei reati, a vario titolo contestati, di detenzione illegale di sostanze stupefacenti, detenzione di sostanze in modo pericoloso per la salute, falsificazione di monete e detenzione di filigrane o di strumenti destinati alla falsificazione di monete. Gli stessi, all’esito delle formalità di rito, sono stati associati presso le case circondariali di Venezia e Bologna a disposizione delle competenti Autorità Giudiziarie, in attesa dell’udienza di convalida.