Coronavirus. Crisanti, evitare la terza ondata. Meno di 1000 posti in terapia intensiva

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AgenPress – “L’agenda politica dovrebbe essere quella di preparare un piano nazionale per consolidare i risultati di queste nuove misure di restrizione. Altrimenti a febbraio saremo di nuovo in questa situazione, a meno di non avere il miracolo di un vaccino distribuito a tutti nei primi mesi dell’anno. Cosa che, obiettivamente, non ritengo che sia possibile”.

Lo ha detto, durante la trasmissione Agorà, su Rai 3, Andrea Crisanti, professore ordinario di Microbiologia dell’Università di Padova, per il quale “il vero obiettivo che dovremmo avere ora è mettere in atto misure per evitare la terza ondata. Se ora facciamo un lockdown estremamente rigido di 6-7 settimane, poi a ridosso di Natale i casi saranno diminuiti e ci saranno mille pressioni per rimuovere le misure, perché tutti vogliono andare in vacanza, a pranzo fuori o a trovare amici fuori regione, e a febbraio staremo di nuovo in questa situazione. La vera sfida in questo momento quindi è trovare una strategia per evitare la terza ondata”.

In Italia “abbiamo 7.000 posti in rianimazione e di questi il 70-80% sono fisiologicamente occupati da altre emergenze, quindi quelli effettivamente disponibili per pazienti Covid sono circa 2.500, ma se guardiamo al numero di posti realmente ora disponibili, non ne abbiamo ora più di 1.000, a voler essere ottimisti”.

 

 

 

 

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