Il super ecobonus del 110: un volano per la crescita dell’occupazione nel 2021

- Advertisement -
- Advertisement -

Ecco le figure più richieste e gli impatti nei settori produttivi secondo un’analisi di Orienta. Si prevedono 100 mila nuovi occupati l’anno


AgenPress. Il super bonus introdotto dal Decreto Rilancio di quest’anno, come noto, eleva al 110 per cento l’aliquota di detrazione delle spese sostenute per gli interventi nell’ambito dell’efficienza energetica, di interventi antisismici, di installazione di impianti fotovoltaici o delle infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici negli edifici. L’impatto per l’Italia di tale misura sarà molto elevato tenendo conto che i nostri edifici sono secondi in Europa per dispersione energetica e per emissione di CO2. Il loro adeguamento, inoltre, rientra nel quadro degli obiettivi dell’UE per il clima e l’energia per il periodo 2021-2030.  Oltre al forte impatto che l’agevolazione avrà in termini generali sul sistema economico darà anche un grande impulso occupazionale verso figure professionali di diverse attività e settori produttivi.

Le professioni più richieste. I settori e gli ambiti che saranno più coinvolti dal SuperBonus saranno soprattutto quelli dell’edilizia e settori collegati, come l’ambito assicurativo, gli esperti e consulenti fiscali e legali, le società di progettazione e manutenzione,  società finanziarie, amministratori di condominio, commercialisti. Nello specifico le professioni più richieste sono: periti industriali e termotecnici, collaudatori, ingegneri, geologi, cappottisti, progettisti impianti tecnologici, e altre figure connesse.

Dall’osservatorio Orienta, nel dettaglio, in queste settimane si stanno registrando percentuali di aumento di richieste di figure a seguito dell’avvio del super bonus, tra cui: Elettricisti (+ 13%), Idraulici (+8%), Caldaisti (+6%), Operai edili e produzione materie edili (+6%), Ingegneri (+5%), Amministrativi (+4%), Geometri (+3%), Serramentisti (+3%), Termoidraulici (+3%), Carpentieri (+ 3%), Contabili (+3%). Si prevede, inoltre, per il 2021 un impatto con percentuali a due cifre.

I Dati. In un triennio – sebbene il provvedimento di agevolazione scade a dicembre 2021 ma è già in cantiere la proroga – si prevede un impatto sul Pil del super bonus di 3 punti percentuali con una crescita di 63 miliardi di euro e una media di incremento occupazionale di 100 mila addetti l’anno compreso l’indotto (stima Ance, Associazione nazionale dei costruttori). Se a questi numeri aggiungiamo, poi, le risorse che lo Stato prevede di investire in infrastrutture per un valore stimato di 190 miliardi per i prossimi 10 anni (grazie anche alle risorse e ai fondi europei), le prospettive del settore sono ampiamente in rialzo.

“Il super bonus del 110% sul valore delle ristrutturazioni edilizie, sia a livello infrastrutturale che per l’edilizia residenziale, avrà un forte impatto sullo sviluppo economico del Paese e l’intero settore delle costruzioni svolgerà un ruolo significativo come traino della ripresa con evidenti impatti positivi sul piano occupazionale – spiega Giuseppe Biazzo, Amministratore delegato Orienta. Il mercato del lavoro del comparto, compreso tutto l’indotto e i settori collegati, trarranno un enorme beneficio sia in termini quantitativi, con oltre 100 mila nuovi occupati l’anno, ma anche in termini qualitativi, tenuto conto dell’impatto sulle politichi energetiche e ambientali, il ricorso a nuove tecnologie e la conseguente domanda di profili professionali maggiormente qualificati”.

- Advertisement -

Potrebbe Interessarti

- Advertisement -

Ultime Notizie

- Advertisement -