AgenPress – La Banca Centrale Europea ha lasciato, come da attese, i tassi d’interesse invariati: il tasso principale rimane a zero, il tasso sui depositi a -0,50% e il tasso sui prestiti marginali a 0,25%. Lo comunica la Bce al termine della riunione di politica monetaria, comunicando di aumentare la potenza di fuoco del programma di acquisti per l’emergenza pandemica: il ‘Pepp’ comprerà altri 500 miliardi di euro di bond, principalmente titoli di Stato, portando il totale dallo scorso marzo a 1.850 miliardi. Inoltre il Pepp durerà almeno fino a marzo 2022, sei mesi in più rispetto alla tempistica vigente finora. Lo comunica la Bce al termine della riunione di politica monetaria.
La Bce ha migliorato la sua stima di crescita economica per l’Eurozona per il 202, portandola a -7,3% da -8% di settembre, e peggiorato quella per il 2021, a +3,9% da +5% precedente a fronte di un quarto trimestre “con una nuova, significativa contrazione, anche se inferiore a quella del secondo trimestre, a causa dell’intensificarsi delle misure di contenimento”. La stima per il 2022 è 4,2% e per 2023 +2,1%. “I rischi restano al ribasso a causa delle implicazioni della pandemia” – ha avvertito Lagarde – mettendo l’accento sulla debolezza del settore dei servizi e sul fatto che gli effetti immunizzanti del vaccino richiederanno tempo.
“Alla luce delle ricadute economiche derivanti dalla recrudescenza della pandemia – si legge in una nota della Bce – oggi il Consiglio direttivo ha ricalibrato i propri strumenti di politica monetaria”. Lasciati fermi i tassi d’interesse, il Consiglio direttivo si attende che che questi “si mantengano su livelli pari o inferiori a quelli attuali finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell’inflazione di fondo”.
In secondo luogo, il Consiglio direttivo ha deciso di incrementare la dotazione del Pepp di 500 miliardi di euro, a un totale di 1.850 miliardi di euro e ha “inoltre esteso l’orizzonte degli acquisti netti nell’ambito del Pepp almeno sino alla fine di marzo 2022. In ogni caso, il Consiglio direttivo condurrà gli acquisti netti finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus”. La Bce ha inoltre esteso il periodo di tempo entro il quale reinvestire il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del Pepp 2almeno sino alla fine del 2023. In ogni caso, la futura riduzione del portafoglio del Pepp sarà gestita in modo da evitare interferenze con l’adeguato orientamento di politica monetaria”. Sempre in tema di acquisti di bond, gli acquisti netti nell’ambito del programma di acquisto di attività (App) proseguiranno a 20 miliardi di euro e “proseguiranno finché necessario a rafforzare l’impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento e che termineranno poco prima che inizierà a innalzare i tassi di riferimento della Bce”. Il capitale rimborsato sui titoli in scadenza acquistato con l’App continuerà a essere reinvestito “per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della Bce, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario”.