Insulti a Meloni. Rettore, possibili sanzioni. Difesa del compagno: “Fiero di lei, prof vergognoso”

AgenPress –  “Nel pomeriggio o al massimo domattina invieremo tutto il materiale raccolto con l’ufficio legale al collegio di disciplina affinché valuti possibili sanzioni che vanno dalla censura alla sospensione temporanea”.

A dirlo il rettore dell’Università di Siena Francesco Frati in merito alle offese che il professore di storia contemporanea dell’Ateneo Giovanni Gozzini ha rivolto alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni nel corso di una trasmissione radiofonica venerdì scorso.

A difesa di Giorgia Meloni il compagno Andrea Giambruno. “Per coloro che non lo sapessero io sono il compagno di Giorgia Meloni e Giorgia Meloni è anche la madre di mia figlia. Io sono molto fiero di quello che ha fatto Giorgia Meloni nella sua vita. Non mi permetto di commentare le parole del professore perché ci saranno altri luoghi dove verranno commentate e sentenziati determinati termini. Mi permetto di dire che ci sono dei minori che leggono certe schifezze e che io spiegherò a mia figlia quanto sua madre sia valorosa e meritevole di ciò che ha fatto nella sua vita. Io mi auguro, professore, ammesso che lei abbia dei figli, che i suoi figli possano dire altrettanto dei suoi commenti misogini, indegni e vergognosi”.

E su Twitter scrive: “Io sono il compagno di Giorgia #Meloni, che è anche la madre di mia figlia. Spiegherò a mia figlia quanto sua madre sia valorosa e meritevole. Professore mi auguro che i suoi figli possano dire altrettanto dei suoi commenti misogini, indegni e vergognosi”.

 

Il rettore esclude invece la possibilità di un esposto in Procura per danno d’immagine nei confronti del docente, come invece avvenne più di un anno con un altro professore, Emanuele Castrucci, per i suoi tweet filonazisti. “Questo caso è diverso – spiega Frati -, ci sono offese dirette ad un singolo individuo e, secondo quanto mi ha spiegato l’ufficio legale, decade la possibilità che si possa fare un esposto per danno d’immagine all’Ateneo”. “Noi abbiamo la necessità di difendere l’onore dell’Ateneo e di dare un segnale per far sì che l’università di Siena venga difesa nella sua dignità anche di fronte a dichiarazioni che oggettivamente sono anche lesive della nostra reputazione e per le quali ci riteniamo anche noi vittime”.

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