Ristori, Andreuzza (Lega): “Non possiamo considerare solo i codici ateco”

AgenPress. La deputata della Lega Giorgia Andreuzza, vicepresidente della Commissione attività produttive, è intervenuta ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

“La situazione sta diventando disastrosa –ha affermato Andreuzza-. E’ da troppo tempo che le nostre imprese cercano di resistere. Chi ha una partita iva non ha uno stipendio fisso, deve programmare il proprio lavoro, deve investire, per cui rimanere fermi comporta dei costi che non hanno avuto nessun indennizzo. I ristori sono stati irrisori, le imprese hanno dovuto attingere alle quote dei soci messe da parte, ma anche queste prima o poi finiscono.

Nella primissima fase, quella del lockdown totale, è stata fatta una scelta dura che doveva servire a preparare la convivenza con il virus e poco è stato fatto in quel tempo. Nel momento in cui sono state date le linee guida per riaprire le attività commerciali è stato poco chiaro questo sistema a singhiozzo per zone, per fasce orarie piuttosto che per giorni alterni.

Non possiamo considerare solo i codici ateco che identificano specifiche categorie perché è rimasto fuori un mondo che fa parte della filiera”

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