AgenPress – Il Santo Uffizio, oggi chiamato Congregazione per la dottrina della fede, quell’istituzione ecclesiastica che nel passato ha condannato al rogo presunte streghe e ferventi eretici, di fronte alla richiesta di alcune conferenze episcopali del mondo sull’opportunità di impartire una benedizione alle coppie gay che hanno intrapreso un progetto di vita comune, ha risposto negativamente. Questo perché fuori dell’Unione indissolubile fra un uomo e una donna e dall’apertura alla vita.
La fecondità dell’amore non si limita certo alla genitorialità, ma abbraccia tutta la vita di ogni discepolo di Cristo.
Il rifiuto di benedire l’amore di due figli e figlie di Dio mi pare fortemente in contrasto con la radicalità del Vangelo che pone la persona al centro di ogni benedizione divina.
Non è stato richiesto il Sacramento del matrimonio, ma una semplice benedizione che non si nega né alle cose né agli animali.
Spero di vivere abbastanza tempo per poter sentire qui sulla terra la richiesta di perdono per i fardelli pesanti che continuano ad essere posti sulle spalle di coloro che trascinano il peso di uno stigma per colpe che non hanno.
Auspico che presto arrivi il giorno in cui si possa liberamente affermare che l’amore è sempre benedetto.
Mi auguro che questo mio pensiero sia condiviso da tanti membri Shalom che operano per la felicità degli altri, imitando Dio.
Resta immutata la nostra ammirazione e gratitudine per Papa Francesco, sempre fra l’incudine e il martello, che deve fare dolorose acrobazie per tenere unita la Chiesa.
Don Andrea Pio Cristiani, fondatore del Movimento Shalom