AgenPress – “Nel chiedere conto alla Rai delle decisioni sul contratto con l’opinionista a pagamento Andrea Scanzi, coinvolto nella vicenda del vaccino fatto saltando la fila, non ho mai nominato, né tirato in ballo i suoi genitori. La questione, per quanto mi riguarda, coinvolge infatti la Rai servizio pubblico pagata dagli italiani con il canone e non certo la famiglia di Scanzi”.
Lo scrive su Facebook il deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi.
“Eppure il signor Luciano Scanzi, padre del giornalista che si firma “Orso Grigio” sui social, ha pensato bene di postare nella mia pagina Facebook commenti polemici e sguaiati contro di me, contro Italia Viva e contro Renzi, aizzando centinaia di altri commenti anche offensivi e diffamatori. E’ normale? Quando il giornalista ha chiesto di tenere fuori i suoi genitori dalla questione, intendeva questo?
La Rai, che finalmente ha sospeso le ospitate di Scanzi a Cartabianca, non perda altro tempo. Il Comitato Etico si riunisca rapidamente e definisca la questione: è opportuno che le trasmissioni di informazione Rai diano spazio, addirittura retribuito, ad un giornalista che, stando a quanto ricostruito dalle inchieste giornalistiche, avrebbe fatto di tutto per saltare la fila del vaccino?
Da Scanzi, infatti, è arrivato un messaggio opposto a quello inviato dalle massime cariche dello Stato Mattarella e Draghi, che con coraggio e anche assumendo rischi hanno deciso di dire agli italiani con il proprio comportamento: tutti devono aspettare il proprio turno. Un comportamento coraggioso e moralmente impeccabile, quello dei presidenti della Repubblica e del Consiglio, sebbene a mio parere avrebbero avuto tutto il diritto, se non il dovere, di vaccinarsi prima di tutti, come accaduto anche in altri Paesi, per il delicato ruolo istituzionale che ricoprono”.