Vaccino obbligatorio per operatori sanitari, Filippi (segr. Fp Cgil medici): “Decreto giusto”

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AgenPress. Andrea Filippi, segr. naz. Fp cgil medici, è intervenuto ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus.

Sul decreto per l’obbligo di vaccinazione per gli operatori sanitari. “Da quanto sappiamo il decreto è in elaborazione, dovrebbe uscire a giorni e in effetti la direzione è questa, che noi condividiamo in pieno. Da una parte garantire con uno scudo penale i medici che fanno le vaccinazioni, dall’altra parte l’obbligo vaccinale, perché è indecente che un medico o un qualsiasi operatore sanitario entri in contatto con i pazienti senza essere vaccinato, si tratta di sicurezza nei luoghi di lavoro, ma prima di tutto di una questione deontologica. Se parliamo di numeri, si tratta di un’esigua minoranza, ma anche fosse un 5% tra tutti gli operatori sanitari, è fondamentale che tutti recepiscano le linee guida sanitarie, non esiste che un professionista sanitario non recepisca queste linee guida. Il decreto non punta la pistola alla testa per obbligare al vaccino, ma dice giustamente: se non vi volete vaccinare non lavorate più per il SSN. Comunque questi piccoli numeri non possono mettere in discussione la professionalità della stragrande maggioranza degli operatori sanitari che questo problema non se lo sono mai posto. Ricordiamo che noi abbiamo ancora un problema, che è quello dei medici che non hanno un rapporto di lavoro esclusivo con il SSN, che sono quelli di medicina generale, la cui stragrande maggioranza si impegna per il SSN, ma non sono tutelati dal SSN. I professionisti si devono sentire parte della stessa grande famiglia, cosa per oggi non è per i medici di medicina generale che sono inquadrati come liberi professionisti”.

Sull’intramoenia. “Il nostro primo grande nemico è il privato-privato, il secondo grande nemico è l’extramoenia, il terzo è l’intramoenia che deve essere controllato adeguatamente, perché non è possibile che una persona telefona al cup e gli viene detto che in intramoenia puoi fare la visita subito, altrimenti devi aspettare tre mesi. Ovviamente l’obiettivo è fare in modo che i medici lavorino solo per il servizio pubblico, però bisogna pagarli adeguatamente”.

Sui dati covid manipolati in Sicilia. “I controlli erano serrati e ferrei e laddove è stata fatta questa orrenda pratica si è evidenziata, merito alla magistratura e alla vigilanza. Quando ho letto questa notizia ero stravolto, giocare con le vite umane esclusivamente per propaganda politica è ignobile. Mi tornano in mente immagini della propaganda tedesca anni ‘20”.

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