Csm. Marcella Contrafatto non risponde al Pm, sospesa dal servizio, rischia procedimento disciplinare

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AgenPress – Si è avvalsa della facoltà di non rispondere Marcella Contrafatto, l’impiegata del Csm indagata dai pm di Roma nell’ambito dell’inchiesta sull’invio ad alcune redazioni di giornali di verbali segreti di interrogatori resi a Milano dall’avvocato Piero Amara. Nei confronti dell’impiegata l’accusa è di calunnia.

Nelle scorse settimane i magistrati di piazzale Clodio hanno disposto delle perquisizioni e nel pc della donna, ex segretaria dell’allora consigliere del Csm, Pier Camillo Davigo, sarebbe stata trovata copia degli atti spediti. L’indagata è stata quindi convocata in Procura per essere interrogata ma davanti ai pm ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

E’ stata disposta la sospensione dal servizio e rischia il procedimento disciplinare. La funzionaria, che ha una lunga esperienza al Csm e che sarebbe vicina alla pensione, era già da qualche tempo assente dal lavoro.

 

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