Covid. Esperti, ritardi evidenti della Cina. Anche l’ Oms ha dichiarato in ritardo la pandemia

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AgenPress –   “Ci sono stati ritardi evidenti in Cina ma ci sono stati ritardi ovunque”. E’ la  conclusione dell’ex primo ministro neozelandese Helen Clark, co-presidente del gruppo di 13 esperti indipendenti istituito dall’Oms per esaminare le misure adottate dall’agenzia e dagli stati contro il Covid.  Un vero e proprio “cocktail tossico” di negazione, scelte sbagliate e mancanza di coordinamento ha fatto precipitare il mondo in una pandemia che “avrebbe potuto essere evitata”.

Il gruppo ha passato gli ultimi otto mesi ad esaminare la diffusione della pandemia e le misure adottate dall’agenzia sanitaria e dagli Stati per affrontarla.

Circa le responsabilità dell’Oms “è passato troppo tempo”, osservano gli esperti, tra la notifica di un focolaio di polmonite sconosciuta a metà dicembre 2019 e la dichiarazione il 30 gennaio dell’emergenza sanitaria. Ma anche agendo una settimana prima, le cose difficilmente sarebbero cambiate di fronte “all’inazione di così tanti Paesi”.

Per il gruppo di esperti il mese di Febbraio 2020  è stato un “mese perduto” durante il quale molti Paesi avrebbero potuto prendere misure per fermare la diffusione del virus. In definitiva, “ritardi, esitazioni e smentite” hanno fatto fiorire l’epidemia, poi la pandemia, conclude il rapporto. Il gruppo di esperti raccomanda che i governi e la comunità internazionale adottino senza indugio una serie di riforme tese a trasformare il sistema globale di preparazione, allerta e risposta alle pandemie.

 

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