Battiato. Gli animalisti ricordano il suo amore per gli animali e la cultura vegana

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AgenPress – Non è facile ricordare l’immensa opera artistica di Franco Battiato che ci ha lasciato per sempre all’età di 76 anni, chi era, cosa ha fatto e quale immensa eredità artistica e musicale lascia a tutti noi lo hanno scritto tutti. Noi vogliamo ricordare Franco Battiato per il suo lato artistico che lo aveva consacrato come l’autore che vedeva nel “sacro animale” l’emblema assoluto del sapere spirituale attraverso le parole e la musica del brano “L’era del cinghiale bianco” mutuata in parte da un antica leggenda celtica che richiamava la sacralità della vita animale, e la sua inviolabilità. Molte le canzoni che Battiato nel tempo ha dedicato a vari aspetti della presenza di animali nel creato. Come non ricordare oltre alla già citata “L’era del cinghiale bianco” brani significativi dai titoli emblematici quali “L’animale” o “Gli uccelli”?.

Battiato inoltre nel brano Sacrofagia aveva preso posizione chiara a favore degli animali e della cultura vegan e vegetariana con parole  e versi che devono restare scolpite nella mente e nel cuore di ogni donna ed uomo che ama gli animali. e con le quali l’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE VUOLE RENDERE OMAGGIO ETERNO AL GRANDE POETA E CANTAUTORE FRANCO BATTIATO: “Come può la vista sopportare l’uccisione di esseri Che vengono sgozzati e fatti a pezzi. Non ripugna il gusto berne gli umori e il sangue Le carni agli spiedi crude. E c’era come un suono di vacche. Non è mostruoso desiderare di cibarsi Di un essere che ancora emette suoni Sopravvivono i riti di sarcofagia e cannibalismo”

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