Saman. Telefono rosa, poteva essere salvata. Inserire matrimonio forzato in legge immigrazione

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AgenPress – “#Saman era stata inserita in una casa rifugio. Secondo le nuove disposizioni di legge in caso di #violenza una #donna può avere il permesso di soggiorno indipendentemente da qualsiasi famigliare. Questo non è stato possibile per lei perché, come individuato dalla nostra vicepresidente, avvocata Antonella Faieta, nell’articolo 18 bis testo unico sull’immigrazione non è stato inserito il matrimonio forzato (art. 558 bis c.p.).
Questo ha impedito che le venisse rilasciato un permesso di soggiorno, che le consentisse di sottrarsi alla violenza (ex art. 18 bis T.U. immigrazione) e Saman non ha potuto avere i documenti ed è stata costretta a tornare a casa per recuperarli. È stata uccisa”.
E’ quanto si legge nel post pubblicato da Telefono Rosa su Facebook.
“Potevamo evitarlo? Sicuramente sì! Da oggi il Telefono Rosa inizierà una battaglia, affinché questa voragine sia colmata al più presto.
Un appello a tutti i parlamentari perché non ignorino la nostra denuncia”.
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