Afghanistan. Conte vuole dialogare con i talebani tagliagole? Le reazioni. Cosa pensa Di Maio?

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AgenPress – “Mentre da Kabul arrivano le prime notizie di rastrellamenti casa per casa da parte dei talebani, di donne che fuggono e si nascondono per paura di ritorsioni, di spari sulla folla, di bambini terrorizzati che cercano riparo all’aeroporto, il leader dei 5 Stelle, sempre più imbarazzante, auspica “un dialogo serrato con i talebani, il regime si è dimostrato distensivo”.

Così Vittorio Sgarbi definendo “vergognose”  le dichiarazioni in Conte in merito alla necessità di un dialogo da intraprendere con i talebani.

“La sua posizione è quella della Cina. Non c’è che dire: da avvocato del popolo ad avvocato dei talebani è un attimo”.

“Cosa pensa Di Maio riguardo apertura vergognosa di Conte ai Talebani? Nessun dialogo con chi calpesta diritti fondamentali, perseguita donne, tortura e uccide oppositori, spara a raffica su folle inermi. Non tutti i valori sono negoziabili”, replica l’esponente del Pd. La Picierno ha detto la sua via Twitter. E il ministro degli Esteri Di Maio si è parzialmente smarcato da Conte, quando, al ministeriale degli Esteri al G7, ha affermato che i talebani vanno giudicati “dalle loro azioni” e non “dalle parole”, così come sottolineato dall’agenzia Nova. Ma quella del Pd non è l’unica voce che si è levata in questi minuti.

Per Italia Viva, dopo l’intervento di Luciano Nobili, ha detto la sua pure il viceministro Teresa Bellanova, così come riporta l’Agi: “Dai gilet gialli alla via della Seta, da Maduro a Donald Trump, dagli ‘amici libicì ad oggi i talebani. Per i 5 Stelle e il loro leader Giuseppe Conte quando si parla di politica estera più che uno vale uno, mi pare valga la regola di uno vale l’altro”. Insomma, Giuseppe Conte non avrebbe una posizione ferrea in politica estera, per usare un eufemismo. E la Bellanova si è voluta soffermare su quali siano state le forze con cui il MoVimento ha dialogato nel corso di questi anni. Per quanto vada specificato che, nel caso dei talebani, i grillini abbiano suggerito di dare vita ad una dialettica.

“Il Tg1 censura l’imbarazzante uscita di ieri sera di Conte che vuole dialogare con i talebani: l’edizione delle 13.30 ha totalmente oscurato sia la notizia sia il sonoro del leader M5s a Ravello, trasmesso invece da tutti gli altri tg. Quanto ancora può andare avanti questa disinformazione sulla tv pubblica?”, si è domandato l’onorevole. E ancora: “Che aspettano i nuovi vertici Fuortes-Soldi a intervenire e far tornare il giornalismo in Rai?”, ha chiosato.

Così Michele Anzaldi, segretario della commissione di Vigilanza Rai, oltre ad essere deputato del partito guidato da Matteo Renzi, ha accusato di censura il Tg1.

Il vicepresidente del Senato ed ex ministro Roberto Calderoli si è domandato se Conte abbia intenzione di “dialogare con i tagliagole”. Ma il leghista si è pure interrogato, in generale, sulla credibilità di Conte: “Il fatto che l’avvocato Giuseppe Conte propugni il dialogo con i Talebani e li riconosca come interlocutori, riconoscendo anche ‘l’emirato islamico, la dice lunga su quanto erano basse l’autorevolezza e la credibilità in politica estera dell’Italia fino a sei mesi fa… Per dialogare bisogna essere in due, ma Conte ha capito che per questi qui l’unica legge è la shaaria islamica? Ma ha visto cosa stanno facendo in questi primi giorni? Dobbiamo dialogare con questi taglia gole? Non ho davvero parole…”.

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