AgenPress – Smhuel Peleg, il nonno materno che ha rapito il piccolo Eitan, è indagato a Pavia per sequestro di persona aggravato.
Peleg, ex militare che due giorni fa ha portato il piccolo di 6 anni in Israele dopo una visita concessa dalla famiglia paterna e dopo averlo prelevato nella casa della zia Aya Biran, tutrice legale, è stato iscritto nel registro degli indagati per sequestro di persona aggravato dal fatto che la vittima è un minorenne. Nell’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Mario Venditti, si scava anche su presunte complicità di altre persone nel blitz che ha portato al presunto rapimento. L’uomo sarebbe arrivato in Israele col bambino su un volo privato probabilmente partito da Lugano in Svizzera.
“Dopo essere stato estromesso dagli atti e dalle udienze e preoccupato dalle condizioni di salute del nipotino, ha agito d’impulso”, spiegano i legali Sevesi, Carsaniga, Polizzi, che rappresentano Shmuel Peleg, il nonno materno che due giorni fa ha portato Eitan, sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, in Israele.
“Ci impegneremo – scrivono – perché vengano riconosciuti i diritti della famiglia materna, dopodiché confidiamo che Shmuel ritorni ad avere fiducia nelle istituzioni Italiane e ci impegneremo in tal senso”.
“Le azioni di prepotenza sono sempre sbagliate – chiariscono – però mettiamoci nei panni di un signore che in terra straniera perde 5 familiari tragicamente, al quale i medici non parlano e gli avvocati dicono che il procedimento civile di tutela di Eitan è stato fatto in modo sommario”.
“Noi ci impegneremo perché vengano riconosciuti i diritti della famiglia materna, dopodiché confidiamo che Shmuel ritorni ad avere fiducia nelle istituzioni Italiane e ci impegneremo in tal senso”.