Alternativa C’è: “Da Draghi attacco ai beni comuni, tradito referendum acqua pubblica”

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AgenPress. “Con il ddl concorrenza il Governo consuma l’ennesimo tradimento nei confronti di quei 26 milioni di italiani che il 12 giugno del 2011 si recarono alle urne per chiedere senza mezzi termini che l’acqua restasse un bene di natura esclusivamente pubblica e che da essa non si traesse profitto”.

Lo affermano i parlamentari de L’Alternativa C’è.

“Quella volontà popolare – proseguono -, per dieci anni è stata disattesa e adesso subisce un’ulteriore mancanza di rispetto. Con questo provvedimento vergognoso che ribalta a 360 gradi la funzione dei Comuni e il ruolo di garanzia dei diritti svolto storicamente dai servizi pubblici locali, si pone la gestione di tutti i servizi pubblici locali, nessuno escluso, come competenza esclusiva dello Stato da esercitare nel rispetto della tutela della concorrenza, separandone le funzioni di gestione da quelle di controllo”.

“In sostanza – concludono i parlamentari de L’Alternativa C’è – invece di dare seguito alla volontà popolare espressa chiaramente con quel referendum, si restaurano le peggiori politiche degli anni ‘90 dando il via alla privatizzazione selvaggia e alla costituzione di monopoli privati.

Un attacco determinato e feroce ai diritti delle persone, ai beni comuni e alle comunità locali portato avanti da un governo che non ha mai fatto mistero di essere al servizio dei grandi interessi finanziari e che ha preteso e ottenuto un Parlamento silente e asservito per poter avere mano libera nel plasmare secondo i desiderata dei suoi veri padroni la società italiana”.

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