AgenPress – Sono 103 i femminicidi da inizio anno, al 14 novembre. In pratica uno ogni tre giorni. Dal 1 gennaio delle 103 vittime donne 87 sono state uccise in ambito familiare, di queste 60 hanno trovato la morte per mano del partner/ex partner.
Sono i dati diffusi dalla rete dei Centri Antiviolenza D.i.Re, che si aggiungono a quelli diffusi dal Viminale sulla terribile conta delle vittime di femminicidio.
Analizzando gli omicidi in generale si è registrato un lieve decremento nel 2021 (-2%) visto che sono passati da 265 a 252: si registra un lieve aumento delle vittime donne, passate da 100 a 103 (+3%).
Sono oltre 20.000 le donne accolte da questi centri nel 2020, un dato in lieve calo. Mentre sono state molte meno le donne che hanno fatto il loro primo accesso ai centri antiviolenza nel 2020, passate da 14.431 nel 2019 a 13.390 (- 7,2%). Per la prima volta si registra una flessione rispetto all’anno precedente, senz’altro da mettere in relazione con il periodo di lockdown che ha caratterizzato il 2020 e non ha certo visto diminuire le violenze tra le mura domestiche.
Di.Re il 24 novembre una maratona Facebook in cui i centri antiviolenza aderenti alla rete avranno modo di presentare il proprio lavoro, mentre il 27 novembre le volontarie parteciperanno alla “grande manifestazione” di “Non una di meno” prevista a Roma “per ribadire ancora una volta che il sistema antiviolenza così com’è non funziona se le donne continuano a essere uccise”.