AgenPress – L’Associazione Vitadacani, dopo aver diffidato il Parco e chiesto l’intervento anche del Parlamento europeo, invita attivisti, volontari e gente comune a indignarsi e prendere posizione di fronte a tutto questo. “L’unica cosa che resta da fare è raggiungere l’Isola, ognuno, spontaneamente, personalmente, per riprenderci i boschi, la natura, i parchi, ormai invasi dal mondo venatorio e bloccare l’esecuzione.
“Dobbiamo agire tutti perché se, nonostante tutto ciò che di buon senso abbiamo fatto fino a oggi, le istituzioni vanno avanti in questo folle progetto di morte, tutti noi abbiamo il dovere e la possibilità di mostrare il nostro sdegno, recandoci sull’isola. I mufloni hanno bisogno di noi”.
Ieri al Giglio hanno iniziato a sparare. Al momento sarebbero 4 i mufloni già uccisi dai cacciatori scelti dall’ente Parco dell’Arcipelago toscano per sterminare l’ultimo sparuto gruppo di animali – una trentina – presente sull’Isola. Il Parco quindi va avanti nell’eradicazione di questa specie, nonostante tutte le proteste e le tante disponibilità a trasferire e accogliere gli animali in rifugi e centri di recupero degli animali selvatici fuori dall’Isola.
L’Associazione Vitadacani e la Rete dei santuari di animali liberi, dopo aver diffidato il Parco e scritto anche al Parlamento europeo, invita cittadini, associazioni e volontari ad andare spontaneamente e personalmente sull’isola per presidiare permanentemente i suoi territori e vigilare per impedire la strage.