AgenPress – Lorenzo Parelli, questo il nome della vittima, aveva 18 anni, di Castions di Strada, morto oggi pomeriggio in un’azienda meccanica di Lauzacco di Pavia di Udine, durante l’ultimo giorno di uno stage, dopo essere rimasto schiacciato da una trave d’acciaio di una struttura che stava realizzando.
Il ragazzo era uno studente dell’istituto Bearzi di Udine. Il personale medico del 118 è arrivato prontamente sul posto con un’ambulanza e un elisoccorso, ma purtroppo per lui non c’è stato nulla da fare. La caduta della pesante putrella ha ucciso all’istante lo studente all’istante. Sul posto sono intervenuti i carabinieri di Palmanova insieme con diverse squadre dei vigili del fuoco. La zona della tragedia è stata transennata e sarà posta sotto sequestro per cercare di stabilire eventuali responsabilità di terzi e soprattutto se tutte le norme di sicurezza siano state rispettate.
“L’età del ragazzo, e il fatto che si trattasse di uno studente, rende ancora più difficile e doloroso commentare questa ennesima morte sul lavoro, che arriva tra l’altro solo ventiquattr’ore dopo un altro grave incidente, sempre in provincia di Udine e sempre a danno di un giovane”.
Villiam Pezzetta, segretario generale Cgil Fvg, reagisce così alla notizia dell’infortunio alla Burimec di Lauzacco.
“Prima di lanciare allarmi, di dire l’ennesimo basta destinato purtroppo a essere cancellato dal prossimo infortunio, di attendere che le indagini facciano luce sulle cause di questa inaccettabile tragedia, il nostro pensiero – commenta Pezzetta – va all’immenso dolore della famiglia di questo ragazzo, morto sul lavoro prima ancora di diventare un lavoratore. È difficile, impossibile trovare le parole: speriamo solo che davanti alla morte in fabbrica di uno studente diciottenne, tutti, nessuno escluso, imprese, organizzazioni di categoria, sindacato, enti di vigilanza, istituzioni, si facciano un esame di coscienza e riflettano, ogni giorno, se stanno facendo davvero tutto il possibile per evitare che questa strage continui e per garantire la sicurezza e l’incolumità di chi lavora”.