AgenPress. “Putin è un dittatore del terzo millennio, ha già una storia segnata come i colleghi del secolo precedente. Non sono solo venti di guerra ma azioni militari ad elevata aggressività, che stanno colpendo il Paese in vari punti strategici, a cominciare dalla sua Capitale, il cuore della vecchia Ucraina.
Feriscono l’Ucraina perché la Russia di Putin teme la libertà di autodeterminarsi di un popolo, che desidera schierarsi con la Vecchia Europa per sentirsi più libero e garantire ai suoi cittadini un più ampio ventaglio di opportunità. È la vecchia strategia dei dittatori, che finisce col destabilizzare anche i paesi vicini e per questo avrebbe richiesto ben altro tipo di strategie fin dagli inizi del suo mandato.
A Putin dobbiamo mostrare tutti, ognuno per quanto di sua competenza, che non abbiamo paura. Deve farlo il parlamento europeo con il coraggio delle sue sanzioni, devono farlo imprenditori e banchieri, deve farlo la stampa e le TV, devono farlo i comuni cittadini: in Ucraina e in Russia, In Italia e in Europa. Ma devono farlo anche i suoi collaboratori, soprattutto quando hanno potuto constatare come il re sia nudo.
Perché solo così, legati da una rete dai fili sottilissimi e pressoché invisibili, potremo avere il coraggio di cambiare la storia e dire un’altra volta no alla dittatura e alle sue false soluzioni senza illusioni, facendo la nostra parte, come la storia della Resistenza di tutti i popoli del mondo ci insegna”.
Lo scrive in una nota Paola Binetti, senatrice dell’Udc e responsabile dell’Ufficio Pari Opportunità del partito.