Ucraina. Salvini, no “armi letali”, si “diplomazia. Calenda: inviamo fionde? Fucili a coriandoli? Felpe?

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AgenPress – “Sono un tifoso dell’introduzione del servizio militare ma all’ Europa non chiedo di distribuire armi ma di perseguire la via del Santo Padre: confronto, dialogo diplomazia, sanzioni e non armi letali”.

Lo ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini, a Mezzo’ra in più su Rai 3 risponde ad una domanda sull’annuncio da parte di Borrell sulla proposta di rifornire l’Ucraina di “armi letali”.

“Armi letali? Non in mio nome” dice Salvini che aggiunge: “arma letale mi ricorda un film, mi ricorda Schwarzenegger…Io preferisco parlare di corrodi umanitari di diplomazia. Io – continua – da chi mi rappresenta come Borrell non voglio che la risposta dell’Italia e dell’Europa, culla di civiltà, sia distribuire armi letali”.

Per Salvini, invece, “va benissimo” la decisione italiana di rafforzare la sua presenza nelle zone Nato: “Io mi tolgo il capello al cospetto dei 5.500 militari italiani, che sono forza di pace in giro per il mondo”. Inoltre ” una altro paio di maniche” è la questione degli investimenti nella difesa: ” il cancelliere tedesco, con un governo di verdi e socialisti, ha annunciato 100 miliardi di investimenti per rafforzare il sistema della difesa e dell’esercito tedesco. Investire di più in difesa e delle forze armate  va bene”.

 “No alle armi letali”. Cosa dobbiamo inviare secondo Salvini delle fionde? Dei fucili a coriandoli? Delle felpe?”, ha replicato il leader dei Azione, Carlo Calenda.

“Già sono insopportabili i distinguo e le furbizie su Covid o politica economica”, scrive poi Calenda in un altro tweet. “Ma su politica estera e di difesa in tempo di guerra sono inaccettabili. Se Salvini non riesce a staccarsi da Putin se ne vada all’opposizione. E si assuma per una volta le sue responsabilità”.

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