AgenPress. Dall’Unione Europea arriva il via libera alla semina in Italia di altri 200mila ettari di terreno per una produzione aggiuntiva di circa 15 milioni di quintali di mais per gli allevamenti, di grano duro per la pasta e tenero per la panificazione, necessari per ridurre la dipendenza dall’estero.
E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti al vertice con il Ministro Stefano Patuanelli in riferimento alle misure europee adottate per fronteggiare la crisi per la guerra in Ucraina con la messa a coltivazione di ulteriori quattro milioni di ettari nella Ue per ridurre la dipendenza dalle importazioni dei principali prodotti agricoli e dei fattori produttivi, che sta mettendo in difficoltà la capacità di approvvigionamento in Italia e nell’Unione Europea.
Tra le regioni più interessate – sottolinea la Coldiretti – ci sono la Campania con 10.500 ettari, la Lombardia con 11.000, il Veneto con 12.300 ettari, il Piemonte con 17.544 e l’Emilia-Romagna con 20.200.
Con gli interventi straordinari decisi dalla Commissione Ue può essere garantita all’Italia una produzione aggiuntiva stimata dalla Coldiretti in circa 15 milioni di quintali di mais per gli allevamenti, di grano duro per la pasta e di tenero per fare il pane secondo l’analisi della Coldiretti, che sottolinea come nel medio periodo si tratti di un quantitativo che può aumentare di almeno cinque volte con la messa a coltura di un milione di ettari lasciati incolti per la insufficiente redditività, per gli attacchi della fauna selvatica e a causa della siccità che va combattuta con investimenti strutturali per realizzare piccoli invasi che consentano di conservare e ridistribuire l’acqua.