AgenPress. Tutti “pazzi”, perché dalla follia della guerra nessuno è esente. E a farne le spese “sono sempre gli innocenti”.
A sei mesi esatti dallo scoppio della prima bomba russa in terra ucraina, il Papa, al termine dell’udienza generale, rinnova “l’invito a implorare dal Signore la pace per l’amato popolo ucraino che, da sei mesi oggi, patisce l’orrore della guerra”.
Francesco scandisce il suo appello con tono sottile ma solenne:
Auspico che si intraprendano passi concreti per mettere fine alla guerra e scongiurare il rischio di un disastro nucleare a Zaporizhzhia.
Tanti feriti, tanti bambini ucraini e bambini russi sono diventati orfani. La orfanità non ha nazionalità, hanno perso il papà o la mamma. Siano russi, siano ucraini. Penso a tanta crudeltà a tanti innocenti che stanno pagando la pazzia, la pazzia, la pazzia di tutte le parti, perché la guerra una pazzia. E nessuno che è in guerra può dire: “No, io non sono pazzo”. La pazzia della guerra…
Chi commercia armi è un delinquente
“Pensiamo a questa realtà e diciamoci l’un l’altro, la guerra è una pazzia”, ripete ancora il Vescovo di Roma. E non usa mezzi termini per denunciare tutti coloro che dall’orrore ricavano profitto: “Coloro che guadagnano con la guerra e il commercio delle armi sono delinquenti che ammazzano l’umanità”, afferma il Papa.